9 Settembre 2010
ZUCCHERO

L’importante boccata di ossigeno in favore dei bieticoltori pugliesi giungerà – salvo inaccettabili imprevisti – il 17 settembre prossimo, quando si riunirà il Consiglio di Amministrazione dell’Associazione Bieticolo Saccarifera Italiana, di cui fanno parte sia  le associazioni dei produttori che dei trasformatori dell’intero territorio nazionale, per deliberare di procedere all’anticipazione della somma di 1.600.000 euro da corrispondere ai produttori. Al contempo la Regione Puglia si impegnerà ad accreditare all’ABSI tale somma entro la prima decade di gennaio, attraverso un documento redatto congiuntamente dall’Assessorato regionale alle Risorse Agroalimentari e dall’Assessorato al Bilancio, Programmazione e Finanze.
Sono gli esiti della riunione odierna presso l’Assessorato alle Risorse Agroalimentari, dove l’Assessore al ramo Dario Stefàno ha convocato le organizzazioni dei produttori e i vertici dell’Associazione Bieticolo Saccarifera.
“Un plauso va all’Assessore Stefàno – tiene a precisare il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni – e alla sua struttura, per l’efficacia nell’opera di mediazione con l’ABSI. E’ stato scongiurato il rischio di danneggiare ulteriormente un settore importante per l’economia regionale e nazionale. Si è evitato al contempo l’abbandono della pratica colturale, dato che la conversione di 16mila ettari di terreno ad altre colture già ampiamente produttive creerebbe solo ulteriori e dannose eccedenze in altri comparti”.
Sono, infatti, 16mila gli ettari coltivati a barbabietola da zucchero in Puglia, per un valore di 50milioni di euro, di cui circa 10mila nella sola provincia di Foggia, con un valore di 35 milioni di euro.
“A seguito del progetto di rilancio dello zuccherificio del Molise e del bacino bieticolo saccarifero meridionale – ha spiegato il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio – la Regione si era impegnata a corrispondere ai produttori la somma di 1.600.000 euro  con determinazione dirigenziale esecutiva n. 189 del 2010 a titolo di de minimis. Le note vicende legate al patto di stabilità hanno congelato l’intera operazione finanziaria. Nonostante la Regione Puglia abbia fornito ad agosto rassicurazioni circa l’onorabilità dell’impegno di spesa, l’ABSI non ha voluto rischiare e si è rifiutata di anticipare le somme. Almeno fino ad oggi, quando finalmente si è trovato l’accordo”.

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