12 Maggio 2019
XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, MISURE URGENTI ‘SALVA FRANTOI’ SALENTINI

Serve un impegno concreto, a partire dal Decreto Crescita, per i frantoi salentini, perché è chiusura annunciata in un periodo stimato di massimo 12 mesi, visto che negli ultimi anni, per colpa delle responsabilità e dei ritardi regionali nella gestione della Xylella con errori, incertezze e scaricabarile, hanno già dismesso numerose linee di produzione, con l’azzeramento della forza lavoro. Lo ha ricordato Coldiretti Puglia al Vicepremier Luigi Di Maio oggi in Puglia.

“La Xylella fastidiosa ha minato profondamente l’intero tessuto produttivo olivicolo e oleario del Salento – ha ricordato il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti, al Vicepremier Di Maio – con una perdita progressiva della produzione lorda vendibile dai 50 milioni di euro della campagna 2016-2017 ai 300 milioni di euro della campagna 2018-2019. i frantoi cooperativi, aziendali e industriali, hanno registrato un calo significativo del quantitativo di olive molite del 50% nella campagna 2016- 2017, del 75% nella campagna 2017-2018 e del 90% nella campagna 2018-2019, con l’equivalente crollo del fatturato e la riduzione del personale impiegato del 90%, oltre al danno stimato per difetta al patrimonio olivetato di 1,2 miliardi di euro".

Per affrontare l’emergenza – ha sottolineato Coldiretti Puglia – serve una strategia condivisa tra il Ministero all’agricoltura, il Mise, il Ministero per il Sud e del Lavoro per rendere operativo il Piano Centinaio, approvato il 13 febbraio scorso in conferenza stato-regioni che, partendo dalla moratoria sui mutui per garantire la sopravvivenza dei frantoi, preveda urgenti e necessarie misure per l’integrazione al reddito per 5 anni per i frantoi cooperativi, aziendali e industriali, e interventi economici a supporto della rottamazione parziale e totale dei frantoi.

Sono complessivamente 491 i frantoi operanti nel salento, di cui 251 nella sola provincia di Lecce (altri 143 si trovano nel territorio di Brindisi e 97 in quello di Taranto e nel Piano Centinaio, approvato il 13 febbraio scorso in conferenza stato regioni, è stato fatto un preciso riferimento al sostegno dell’ammodernamento degli impianti di molitura e a supporto della rottamazione parziale o totale degli impianti, come richiesto da Unaprol e Coldiretti al tavolo con il ministro, a cui va data oggi sostanza con un provvedimento legislativo.

 

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