Domani sarà la volta del Presidente di Coldiretti Lecce, Gianni Cantele e del Direttore regionale Corsetti di portare le proposte di Coldiretti sul tavolo del Ministero, secondo il percorso di ascolto voluto dal Ministro Centinaio per ‘chiudere’ il decreto sulla Xylella.
"Bene la richiesta del Presidente Emiliano al Ministro Centinaio di chiedere maggiori fondi per il contratto di distretto, ma manca ancora tutto il resto". A ricordarlo è il Presidente di Coldiretti Lecce, Gianni Cantele, che sollecita i Governi regionale e nazionale a strutturare una piattaforma di interventi complessiva, perché “negli ultimi 4 anni la mancanza di un approccio condiviso e consapevole al problema - continua il Presidente Cantele - ha generato misure e interventi a singhiozzo, spesso intempestivi, sempre poco risolutivi e, soprattutto, nonostante il pressing continuo, è mancato un approccio responsabile e condiviso ad un problema nazionale”. Rispetto all’UE il Presidente Cantele sottolinea che “l’intervento del Commissario Andriukaitis sul tema Xylella durante il recente Forum Coldiretti di Cernobbio è stato molto netto e chiaro. L’Italia non può permettersi il rischio di vedere andare in fumo altri ettari di coltivazioni sensibili al batterio, con ulteriori danni al patrimonio ambientale, culturale e all’economia agricola pugliese e nazionale e con gravi rischi per l’intera agricoltura continentale”.
Il Commissario Andriukaitis ha confermato “la vicinanza della Commissione UE alle autorità italiane nel sostegno tecnico, scientifico e finanziario – aggiunge Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia - per garantire che le misure di eradicazione e contenimento vengano messe in atto tempestivamente e correttamente, oltre che per assicurare un futuro agli agricoltori pugliesi. Anche per il gravissimo rischio dei danni economici che la procedura di infrazione potrà provocare, il Governo italiano e la Regione Puglia hanno la responsabilità e l’obbligo – conclude Corsetti - di definire una strategia condivisa e chiara che consenta di superare le difficoltà che fino ad oggi hanno impedito la corretta applicazione delle misure obbligatorie”.
