26 Luglio 2019
XYLELLA: COLDIRETTI LECCE, NANO-VETTORI BIO E DIAGNOSI SUPER FAST ANTI BATTERIO

Nano vettori bio e diagnosi super fast mettono assieme Università del Salento, della Tuscia, laboratori e aziende nanotech per la ricerca e la sperimentazione di tecnologie contro la Xylella fastidiosa. A darne notizia è Coldiretti Lecce che segnala l’importanza di seguire e sostenere tutta l’attività di ricerca, unico strumento per sconfiggere la malattia che ha arrecato un danno al patrimonio olivicolo salentino di oltre 1,2 miliardi di euro.

“Al momento non esiste una cura che possa guarire gli ulivi affetti da Xylella, ma non possiamo consegnare quello che resta del Salento olivicolo e l’intera Puglia alla batteriosi. Non ci arrendiamo né sul fronte degli espianti e dei reimpianti, ancora bloccati per cavilli burocratici, né per il sostegno ai frantoi, esclusi da ogni forma di sostegno, né tantomeno sulla necessità di avviare una seria comunicazione istituzionale, dopo anni di silenzio, dando massimo supporto all’attività della ricerca, senza perdersi in nocive beghe di confine e appartenenza territoriale”, tiene a precisare Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Lecce.

Scienziati e ricercatori stanno testando gli effetti sulle piantine di ulivo di nanovettori, ottenuti attraverso protocolli di incapsulamento di prodotti anti xylella fastidiosa tradizionalmente usati in agricoltura, capaci di raggiungere velocemente e colpire selettivamente la Xylella laddove si annida, riferisce Coldiretti Lecce, mentre al contempo stanno sviluppando un metodo rapido ed efficace di diagnosi precoce mediante analisi metabolomica della xylella fastidiosa.

“La ricerca ha un ruolo determinante nella lotta alla Xylella, perché fino a 6 anni fa in Europa non c’era traccia della malattia  – continua Cantele – pare fosse conosciuto (da 130 anni) solo nelle Americhe e a Taiwan. Colpisce anche alberi da frutto e piante ornamentali, diffusissime in Salento. Sono sempre più numerosi i focolai e non esiste alcuna storia fitopatologica a cui attingere”, insiste il presidente Cantele.

“E’ stato perso fin troppo tempo – dice Cantele – ed è necessario che si acceleri proprio sul fronte della ricerca, dato che l’immagine comunitaria su quanto sta accadendo in Italia, nel dettaglio in Puglia, è apocalittica e abbiamo bisogno anche del supporto dell’UE per far fronte comune contro la Xylella, perché sono indubbie le responsabilità comunitarie con le barriere colabrodo che hanno consentito l’ingresso della malattia in Puglia con effetti devastanti”, conclude Cantele.

 

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