14 Novembre 2019
XYLELLA: COLDIRETTI LECCE, DEROGA A VINCOLI PER DIVERSIFICAZIONE COLTURALE PER PIENA EFFICACIA DISTRETTO AGROALIMENTARE

“Bene l’accelerazione impressa dal Ministro Bellanova sul protocollo per i reimpianti in area infetta da Xylella che supera ogni vincolo a varietà e sesti di impianto di olivo. Amara realtà constatare per l’ennesima volta che la Regione Puglia non ha in questi anni attivato il dovuto e indispensabile coinvolgimento di tutte le Istituzioni sulla problematica da affrontare in maniera corale. Resta la vitale necessità di liberalizzare tutte le pratiche agronomiche, non condizionando i reimpianti alle sole specie olivicole resistenti, per non vanificare progettualità e finanziamenti per la diversificazione delle filiere agroalimentari e la rigenerazione del Salento che passano anche attraverso il Distretto Agroalimentare di Qualità Jonico Salentino”, è quanto ha ribadito il presidente di Coldiretti Lecce, Gianni Cantele, nel corso dell’incontro con il Sovrintendente di Lecce, Brindisi e Taranto, Maria Piccareta, a cui è stato chiesto con forza di farsi portavoce al MIBACT del disastro colposo avvenuto in Salento a causa della Xyella e dei ritardi dell’amministrazione regionale nella gestione dell’emergenza.

“La liberalizzazione dei reimpianti con l’adeguata diversificazione colturale è un passaggio fondamentale – continua Cantele - per una ricostruzione efficace dal punto di vista economico e paesaggistico, puntando oltre che sulle due varietà resistenti di ulivo Leccino e FS17, sempre con il supporto della scienza, su altre varietà tipicamente mediterranee come il mandorlo o il fico, perché bisogna ridare agli agricoltori le chiavi delle loro aziende e il loro futuro, attraverso i reimpianti, gli innesti e la sperimentazione, privilegiando tutte le piante ospiti appartenenti a varietà per le quali vi sia una evidenza scientifica, anche se non definitiva, su tolleranza e resistenza al batterio”, ha aggiunto il presidente Cantele.

“Obbligare il Salento al reimpianto di ulivi su ulivi, condanna la provincia di Lecce ad una monocoltura, con il rischio – ha lanciato l’allarme Cantele che un virus alieno azzeri il patrimonio produttivo del territorio, come già avvenuto con la Xylella”. Il DAJS ha, tra gli obiettivi, la promozione della diversificazione delle attività delle aziende agricole, il rafforzamento e la costituzione di reti di imprese e la valorizzazione delle risorse culturali, della ruralità e dell'offerta agrituristica ed enogastronomica esistente sul territorio, “strategie finanziate che corrono il rischio di essere bloccate da vincoli e obblighi che vanno necessariamente superati a livello nazionale e regionale”, ha concluso il presidente Cantele.

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