12 Agosto 2014
XYLELLA

 XILELLA FASTIDIOSA: COLDIRETTI PUGLIA SCRIVE ALL’ABI PER INDIVIDUARE MISURE DI SOSTEGNO
Confermato dal Dirigente dell’osservatorio fitosanitario
l’avvio dei monitoraggi subito dopo  ferragosto

Coldiretti Puglia non si ferma e dopo aver avuto la conferma, alla presenza di oltre 400 olivicoltori riuniti a Lecce, ad Antonio Guario, Dirigente dell’osservatorio Fitosanitario regionale dell’avvio subito dopo ferragosto dei monitoraggi per delineare la fascia di rispetto e creare un cordone sanitario a beneficio deli olivi sani, scrive a Alessandro D’Oria, Presidente della Commissione regionale dell’ABI della Puglia.
“Abbiamo chiesto un incontro urgente, unitamente alla struttura nazionale di Creditagri Italia – dice Gianni Cantele, Presidente di Coldiretti Puglia - al fine di delineare un percorso comune che appoggi e agevoli le imprese olivicole così duramente colpite dall’emergenza fitosanitaria. Considerata la vasta estensione del problema e la rilevanza economica della coltura per l’intero territorio regionale e l’obbligatorietà che impone la normativa fitosanitaria comunitaria e nazionale in caso di ritrovamento di patogeni da quarantena è necessario e improcrastinabile attivare tutti gli strumenti a disposizione per sostenere un comparto che è fonte di reddito e lavoro per il territorio salentino”.
“Gli imprenditori olivicoli devono essere soggetti attivi nella eradicazione della malattia – continua il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti -  oltre ad essere indennizzati  rispetto alle ormai ingenti perdite di reddito presenti e future. Le risorse di cui finora si è parlato non saranno certamente sufficienti a mettere in atto le pratiche imposte dall’UE e a indennizzare gli olivicoltori. Secondo una stima approssimativa, nel caso di danneggiamento irreversibile degli alberi di olivo colpiti oppure nel caso venga prescritta l’estirpazione degli alberi sui quali sarà accertata la presenza del patogeno, al valore del soprassuolo distrutto pari ad euro 125,00 ad albero va aggiunto il mancato reddito che nel caso di una piccola azienda è stato calcolato in euro 163,00 ad albero”.
Intanto, Coldiretti Puglia ribadisce la necessità un provvedimento regionale che dichiari l’eccezionalità della patologia da quarantena ‘Xyella’  e, quindi, la necessità di attivare immediatamente il monitoraggio dell’area di rispetto che svolga il ruolo di cordone sanitario a beneficio dell’olivicoltura pugliese, italiana ed europea, affidando l’attività ai Consorzi di Difesa attingendo risorse dalla legge di assestamento di bilancio. C’è bisogno di un cambio di passo, perché l’olivicoltura salentina non può aspettare inerme il Decreto Ministeriale che Coldiretti Puglia si aspettava venisse approvato già il 4 agosto scorso.
Negli ultimi mesi l’olivicoltura salentina ha dovuto affrontare l’emergenza causata dall’ormai tristemente nota ‘Xyella Fastidiosa’, un patogeno da quarantena di cui anche scienziati di fama mondiale poco sapevano e sanno che ha distrutto già diverse centinaia di olivi in una vasta area del Salento, agendo attraverso il ‘complesso del disseccamento rapido dell’olivo’. Proprio vista la gravità del fenomeno, Coldiretti Puglia ha esercitato appieno un ruolo di sussidiarietà orizzontale nei confronti della pubblica amministrazione, sia sul fronte della perimetrazione dell’area coinvolta sia commissionando uno studio a Sinagri, spin-off dell’Università di Bari, per fornire alla Regione la fotografia delle ricadute economiche a carico del territorio, utile ad individuare efficaci misure di indennizzo.

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