15 Marzo 2024
ULTIMI DATI ASSEGNO UNICO PER I FIGLI: AUMENTANO IMPORTI E BENEFICIARI

A pochi giorni dalla riapertura delle domande di bonus nido, Inps diffonde i nuovi dati dell’assegno unico universale (Auu) presenti negli archivi amministrativi al 27 febbraio 2024 e che riguardano la misura per il 2023 e gennaio 2024.
Il numero di richiedenti pagati a dicembre 2023 si attesta a 5.692.933, per un numero totale di figli 8.953.892. Gli importi medi percepiti dal singolo richiedente sono di 256 euro, mentre l’importo medio mensile per figlio è stato di 161 euro.
A gennaio 2024 arriviamo a 5.925.153 di richiedenti pagati, per 9.405.684 figli totali. L’importo medio percepito per singolo richiedente è di 268 euro e una media di 169 euro per figlio.

Il totale delle domande di Auu presentate nel 2023 sono state 804.916, di cui la maggior parte (444.684) inoltrate tramite patronato. Nel 2024, invece, le domande inoltrate sono 101.271, di cui ben 58.041, ovvero oltre la metà, sempre intermediate.

Anche per quest’anno si conferma la semplificazione per gli utenti dell’anno precedente, per cui solamente i nuovi titolari Auu dovranno presentare domanda.
Come di consueto, gli importi dell’assegno sono calcolati in base al numero di figli minori presenti in famiglia e alla situazione economica familiare certificata dall’Isee, che dovrà essere rinnovata per poter continuare a percepire l’assegno unico anche nel 2024.

Per i nuovi beneficiari, in ogni caso, fare la domanda è semplicissimo serve solo codice fiscale dei richiedenti e Iban per l’accredito (si può richiedere anche il pagamento mensile con bonifico domiciliato presso l’ufficio postale o con libretto postale), attraverso i consueti canali telematici o il supporto dei patronati. Non occorre presentare ulteriori certificazioni oltre all’Isee corrente, sarà l’Inps a verificare i requisiti di legge per l’erogazione del beneficio.

Secondo gli ultimi dati forniti dall’Inps vi è un elemento di novità, ossia l’introduzione dell’Adi. Per i nuclei percettori di RdC, misura cessata il 31 dicembre 2023, non sarà più possibile l’erogazione delle integrazioni dell’Auu su RdC e quindi dovranno presentare nuova domanda. Per questi nuclei che non hanno presentato la domanda di Auu, la relativa prestazione continua a essere erogata sulla carta RdC per l’intero importo di Auu spettante senza soluzione di continuità, sino alla mensilità di febbraio 2024.

Dalla mensilità di marzo 2024, per coloro che eventualmente non vi abbiano già provveduto, sarà necessario presentare una nuova domanda di Auu: si precisa inoltre che la domanda di Auu e l’Isee aggiornato possono essere presentati entro il termine del 30 giugno 2024, senza perdita degli arretrati che saranno corrisposti mediante successivo conguaglio.

In pagamento, per la prima volta da marzo 2022, l’assegno unico universale è stato introdotto come incentivo alla natalità, decorre dal settimo mese di gravidanza al fine di razionalizzare le previgenti misure previste a favore delle famiglie con figli minorenni a carico, ovvero figli maggiorenni fino a 21 anni di età se studenti o disoccupati, mentre ai figli disabili spetta senza limiti di età.

L’assegno unico universale per i figli continua a essere, ancora oggi, un importante sussidio per tutto il nostro sistema delle misure a sostegno alla genitorialità a oggi vigenti. L’inizio di questa nuova tutela mosse i primi passi con l’assegno temporaneo per i figli, la misura in vigore dal 1° luglio e fino al 31/12/2022 in via transitoria, al fine di tutelare le categorie fino ad oggi escluse dalla normativa degli assegni al nucleo familiare.

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