10 Dicembre 2015
UE

 XYLELLA: INFRAZIONE UE COPRE RITARDI E INADEMPIENZE PER FRONTIERE COLABRODO
“La procedura di infrazione dell’Unione Europea avverso l’Italia per le presunte inadempienze pugliesi era nell’aria da settimane. A questo punto domandiamo alla Commissione europea quale risarcimento dovrebbe chiedere la Puglia per il danno subito proprio a causa dell’immobilismo e dei gravissimi e inaccettabili ritardi della Commissione Europea nell’affrontare l’emergenza xylella con delle frontiere colabrodo, tanto che ancora ad aprile 2015 è arrivata a Parigi una pianta di caffè con la xylella fastidiosa proveniente dal Sudamerica attraverso l'Olanda”.  E’ il commento a caldo del Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, alla notizia della messa in mora dell’Italia, prima fase della procedura d'infrazione ai Trattati Ue, per non aver adempiuto agli obblighi del piano di eradicazione della xylella. “Per colpa dei ritardi accumulati negli ultimi due anni gli ettari olivetati danneggiati dalla malattia sono passati bruscamente dal 3% al 10% del patrimonio salentino – continua Cantele - e la distruzione di almeno 300mila piantine, come da prescrizione del Piano per l’emergenza, non può passare sotto silenzio. Per non parlare dei ritardi comunitari nell’individuare misure di sostegno a olivicoltori, cooperative, vivaisti, frantoi”.
L'origine e la traiettoria del batterio che sta distruggendo gli ulivi pugliesi sono scientificamente provati: è stato introdotto nel Salento dal Costa Rica attraverso le rotte commerciali di Rotterdam. Non sono state attuate efficaci misure di rafforzamento dei controlli alle frontiere e l’embargo avverso le aree da cui proviene il batterio che sta distruggendo gli ulivi salentini, come ad esempio il sud America e un doveroso periodo di quarantena delle piante provenienti da Paesi extra UE, al fine di bloccare il commercio di materiale vegetale infetto. Pertanto, dall’Olanda possono entrare piante infette, come quelle di caffè che sono state ritrovate nei vivai lombardi.
“La Puglia sta subendo un sistema di regole europee – conclude il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - che facilita le importazioni di qualsiasi bene, spesso anche senza le giuste garanzie per i consumatori, mentre rende difficili, per assurdo, le esportazioni. L'aggravante è che i flussi commerciali continuano e l'Ue ha posto l'embargo ai nostri vivai, ma non ha risolto il problema alla fonte, ovvero realizzando i centri di quarantena fitosanitaria all'ingresso dell'Europa. E’ bene ricordare, infatti, che sui vivai salentini grava il divieto di movimentare le piante considerate possibili ospiti della malattia da un anno e mezzo”.

SONDAGGIO

Come scegli il cibo, quali sono le motivazioni alla base delle tue scelte alimentari?

TERRAINNOVA

 

Continuando con la navigazione in questo sito, accordi l'utilizzo dei nostri cookie. Approfondisci

Le impostazioni dei cookie in questo sito sono impostate su "permetti cookie" per permettere la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui l'utilizzo di questo sito senza cambiare le impostazioni del tuo browser o se clicchi su "Accetto" confermai l'autorizzazione di tali cookie.

Chiudi