3 Maggio 2008
TURISMO RURALE

Convegno alla Fiera del Levante
 
“Il mondo agricolo aspetta dal 2006 una nuova Legge regionale sull’Agriturismo. L’iter si è inceppato proprio quando al Disegno di Legge, scritto dall’Assessorato alle Risorse Agroalimentari di concerto con le Associazioni agrituristiche e le organizzazione professionali agricole, si è voluto aggiungere il Titolo sul Turismo Rurale. Ora è importante che il quadro normativo sia trasparente ed univoco e approdi a breve in Consiglio regionale. Così non sarà vanificato il lavoro fin qui svolto e verrà riconosciuto il ruolo determinante degli operatori agrituristici nell’attività di promozione e valorizzazione del territorio rurale”. Così il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni, ha aperto i lavori del convegno organizzato dai Lions su ‘Agriturismo e Sviluppo Sostenibile del Territorio’. “La Puglia ha una grande potenzialità, legata soprattutto alla esistenza – ha continuato Salcuni - di un numero ingente di Masserie storiche, che essendo caratterizzate dalla personalità dei proprietari avuti nel tempo, risultano una diversa dall'altra. L'altro aspetto è la bellezza e la diversità del territorio pugliese, il suo clima e le bellezze architettoniche, culturali ed archeologiche”.
Pronta la risposta dell’Assessore regionale alle Risorse Agroalimentari, Enzo Russo, che ha assicurato “una accelerata all’iter del disegno di Legge, strumento molto atteso dagli operatori agrituristici. Pur restando due attività affini, è ipotizzabile – ha spiegato l’assessore Russo - che i percorsi legislativi dell’agriturismo e del turismo rurale seguano due strade diverse anche se parallele, che potranno magari convergere in un secondo momento. Ciò al fine di dotare la Regione Puglia di una Legge regionale in linea con gli orientamenti stabiliti dalla Legge quadro nazionale, ormai risalente al 26 febbraio 2006”.
Sono 450.000 le presenze annue registrate nelle aziende agrituristiche pugliesi, con un volume d’affari di 15 milioni di euro, pari a 30,5 miliardi di lire. Si tratta di cifre considerevoli se si pensa che le strutture attive sono poco meno di 300. E’ la dimostrazione che il turismo pugliese non è solo mare e che l’agriturista ha la possibilità di diventare il promotore non solo della sua attività, ma di tutto il territorio, del paesaggio, della cultura e degli stessi prodotti locali della regione che con la Legge di Orientamento ha la possibilità di vendere nella sua azienda, e di avvicinare le famiglie di città alla campagna attraverso le masserie didattiche.
“La nuova Programmazione comunitaria 2007 – 2013 impone a Istituzioni, forze sociali, associazioni e società civile di spingere – ha concluso il Governatore del Lions Club Distretto 108 AB, Elio Loiodice - sull’offerta complessiva dei Sistema Puglia, puntando sul territorio quale fattore di sviluppo dell’economia agricola e del turismo regionale. Risulta stringente la necessità di attivare tempestivamente un serio marketing territoriale per sviluppare il turismo nelle aree rurali e promuovere ulteriormente l’agriturismo, rivelatosi elemento determinante ai fini della destagionalizzazione. La Puglia è vincente sul mercato nazionale anche grazie alle strutture storiche, dove la Masseria è il bene per eccellenza, un tempo centro dell’attività aziendale e della vita familiare dei produttori agricoli, addirittura protezione dagli atti di pirateria e di brigantaggio, oggi anche patrimonio storico e culturale di assoluto rilievo che molto bene rappresenta l’evolversi della realtà socio-economica della Puglia ed, in particolare, della civiltà rurale”.

SONDAGGIO

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