14 Marzo 2017
SICUREZZA

CRIMINALITÀ: COLDIRETTI TARANTO, DEPREDATA AZIENDA AGRICOLA FELLINE A MANDURIA; MURI ABBATTUTI IN FUMO MEZZI E ATTREZZATURE

“Proprio quando a Roma è stato presentato il quinto Rapporto #Agromafie2017 elaborato da Coldiretti, Eurispes e Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare – denuncia il Presidente di Coldiretti Taranto, Alfonso Cavallo – un’altra nostra azienda agricola ‘Felline’ a Manduria, nota per la pregiata produzione di vino ‘Primitivo’, ha subito il furto di mezzi agricoli, 2 trattori con  carrelloni sui quali sono state caricate attrezzatture agricole di ogni genere, un escavatore. E’ stato addirittura abbattuto il muro di cinta della cantina. Si tratta dell’ennesimo episodio che mette in luce l’estrema precarietà della sicurezza nelle aree rurali della provincia di Taranto, dove ad essere messa a rischio è la stessa incolumità degli agricoltori. Il sistema agricolo in queste condizioni non può reggere. Taranto è al 15esimo posto della graduatoria provinciale dell’intensità del fenomeno delle agromafie in Italia”
Non si tratta più soltanto di “ladri di polli” – secondo quanto rilevato dal Rapporto #Agromafi2017 - piuttosto di veri criminali che organizzano raid capaci di mettere in ginocchio un’azienda, specie se di dimensioni medie o piccole, con furti di interi carichi di olio o frutta, depositi di vino o altri prodotti come file di alveari, intere mandrie o trattori caricati su rimorchi di grandi dimensioni.
“La banda evidentemente organizzata – continua Aldo De Sario, Direttore di Coldiretti Taranto – è stata interrotta, perché risultano manomessi due camion con i quali i criminali avrebbero potuto portar via anche altro. Deve essere intensificato il presidio del territorio, attraverso la verifica e lo studio dei fenomeni in termini di intensità e vanno attivate misure più stringenti di presidio del territorio al Governo. Sono sempre più frequenti i furti di rame e mezzi agricoli e stiamo registrando fenomeni estorsivi, chiaramente evidenziati dai numerosi tendoni tagliati che abbiamo denunciato incessantemente. I reati contro il patrimonio (furto, abigeato, usura, danneggiamento, pascolo abusivo, estorsione, ecc.) rappresentano la “porta di ingresso principale” della malavita organizzata e spicciola nella vita dell’imprenditore e nella regolare conduzione aziendale”.
Risulta elevata l’intensità dell’associazionismo criminale in provincia di Taranto (39,4). Oltre ai gruppi organizzati di nazionalità italiana, la mappa della criminalità straniera risulta principalmente di origine Albanese, Romena, Russa e Nord Africana. Secondo i dati dell’Osservatorio, presieduto da Gian Carlo Caselli, in Puglia l’incidenza dei reati di associazionismo di stampo mafioso è pari al 10,3% con 52 denunce di associazionismo per delinquere e 6 di tipo mafioso. Lo spaccato sulla contraffazione evidenzia quanto siano fortemente significative le risultanze relative ai territori di arrivo delle merci, come le realtà portuali, o la lavorazione delle merci con 851 denunce. Una simile analisi è stata condotta anche per la tipologia del reato di estorsione con 638 denunce, generalmente gestito dalle organizzazioni criminali.

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