Mancano all’appello oltre 141 milioni di metri cubi d’acqua rispetto al 17 marzo 2019 negli invasi foggiani
Scende goccia a goccia il livello di acqua in Puglia con -141 milioni di metri cubi d’acqua che mancano all’appello negli invasi del Fortore e dell’Osento, le riserve idriche della regione, rispetto al 17 marzo 2019 sulla base dei dati del Consorzi di Bonifica della Capitanata. E’ quanto rileva Coldiretti Puglia che segnala una diminuzione senza soluzione di acqua con oltre 1 milione di metri cubi persi in soli 4 giorni, mentre continua a permanere il clima primaverile con temperature fino a 22 gradi.
“Siamo in Puglia nel pieno della raccolta delle primizie ed è vitale la necessità di acqua. Se l’andamento delle temperature stagionali continuerà così e persisterà l’assoluta mancanza di piogge, nei campi la situazione diverrà insostenibile”, dice Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
La sostanziale assenza di piogge è aggravata – aggiunge Coldiretti Puglia - dalle reti colabrodo che fanno perdere 1 litro di acqua su 2. Serve un piano infrastrutturale – dice Coldiretti Puglia - per la creazione di piccoli invasi che raccolgano tutta l’acqua piovana che va perduta e la distribuiscano quando ce n’è poca ai fini di regimazione della acque, irrigui, ambientali e dell’accumulo/produzione di energia idroelettrica. Servono – insiste la Coldiretti – interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque, campagne di informazione ed educazione sull’uso corretto dell’acqua, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni a basso fabbisogno idrico.
Le aree pugliesi esposte al rischio desertificazione sono pari al 57% - conclude Coldiretti Puglia – con gli agricoltori stanno facendo la loro parte con un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni a basso fabbisogno idrico.