E’ allarme siccità in Puglia con 122 milioni di metri cubi d’acqua in meno negli invasi rispetto allo stesso periodo del 2019 con il ricorso all’irrigazione di soccorso dai pozzi per non perdere gli ortaggi e non pregiudicare la programmazione estiva. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia che segnala il forte rischio a Foggia per il grano e il pomodoro a causa della siccità, come anche in provincia di Bari per grano e cereali e degli ortaggi in provincia di Taranto.
“Se persisterà l’assoluta mancanza di piogge, nei campi la situazione diverrà insostenibile. Siamo nel pieno della campagna di raccolta delle primizie come fave, piselli oltre a insalate, aspargi, finocchi e bisogna dare acqua alle albicocche che per le temperature anomale di quest’inverso sono già a gemma gonfia e alle ciliegie. Per le orticole e gli alberi da frutta abbiamo bisogno dell’irrigazione di soccorso, perché senza piogge le colture in campo rischiano di seccare”, dice Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
La sostanziale assenza di piogge è aggravata – aggiunge Coldiretti Puglia - dalle reti colabrodo che fanno perdere 1 litro di acqua su 2. Serve un piano infrastrutturale – dice Coldiretti Puglia - per la creazione di piccoli invasi che raccolgano tutta l’acqua piovana che va perduta e la distribuiscano quando ce n’è poca ai fini di regimazione della acque, irrigui, ambientali e dell’accumulo/produzione di energia idroelettrica. Servono – insiste la Coldiretti – interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque, campagne di informazione ed educazione sull’uso corretto dell’acqua, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni a basso fabbisogno idrico.
Le aree pugliesi esposte al rischio desertificazione sono pari al 57% - conclude Coldiretti Puglia – con gli agricoltori stanno facendo la loro parte con un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni a basso fabbisogno idrico.