17 Marzo 2015
SENATO

XYLELLA: INDISPENSABILE UN
PIANO OLIVICOLO NAZIONALE STRAORDINARIO
Il Presidente Piccinno ai Senatori: “Corsa contro il tempo, focolai sempre più numerosi”

“Le misure sinora messe in atto contro la xylella sono assolutamente insoddisfacenti. Abbiamo presentato nel corso dell’audizione al Senato una fotografia della drammatica situazione e la necessità della ormai improcrastinabile dichiarazione di stato di calamità. Diventa fondamentale la straordinarietà di un Piano Olivicolo Nazionale (PON), che possa mettere in sinergia azioni e misure finanziare in grado di apportare celermente e a medio termine il blocco del patogeno e il rilancio degli investimenti in olivicoltura attraverso l’utilizzo del fondo straordinario per le emergenze istituito con l’ultima riforma P.A.C., delle misure del PSR, costruendo un piano unico con le Regioni interessate dei fondi della politica di coesione per misure che possano ricadere nelle aree rurali colpite dal patogeno”. E’ la dichiarazione del Presidente Coldiretti Lecce e Vicepresidente UNAPROL, Pantaleo Piccinno, a margine dell’audizione in Commissione Agricoltura del Senato monotematica sull’emergenza xylella, a cui hanno partecipato i rappresentanti organizzazioni Unaprol, Unasco, Unapol Aipol, Aipo e Cno.
“Sono sempre più numerosi i focolai – ha spiegato Piccinno ai Senatori - e non esiste alcuna storia fitopatologica a cui attingere. A questo punto è necessario che si acceleri proprio sul fronte della ricerca, dato che l’immagine comunitaria su quanto sta accadendo in Italia, nel dettaglio in Puglia, è addirittura apocalittica. E’ una corsa contro il tempo che deve interessare tutti. Per questo le stesse risorse residue del Patto Territoriale dell’Agricoltura (6 milioni di euro) per finanziare una infrastruttura immateriale tale da costituire la più grande rete di ricerca applicata sul territorio, come per altro previsto dalla circolare dello Sviluppo economico del 28/12/2012”.
Dopo la Deliberazione di Stato di Emergenza del Consiglio dei Ministri che ha sbloccato l’annosa questione della nomina del commissionario straordinario, Coldiretti chiede a tutti i Parlamentari italiani che facciano pressing e chiedano un risoluto quanto convinto impegno di tutto il Parlamento affinché venga dichiarato lo stato di calamità naturale che per la gravità ed il rischio di diffusione non va considerato un problema esclusivo del Salento, piuttosto italiano e comunitario, con l’auspicio che il carattere di estrema urgenza delle misure da attivare possa raccogliere l’impegno comune di tutte le forze politiche. Con la declaratoria di stato di calamità naturale sarebbero immediatamente innescate urgenti misure di sostegno in favore degli imprenditori olivicoli, quali sgravi della contribuzione previdenziale agricola ai sensi del D. Lgs. 102/2004 e del settore della trasformazione, sospensione o dilazione delle scadenze fiscali agricole previste per i soggetti agricoli professionali e postergazione di ogni scadenza di mutui e investimenti per n. 5 anni, interventi indispensabili a garantire un futuro ad imprese olivicole, cooperative, frantoi e vivai salentini.

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