18 Settembre 2008
SCIOPERO DELLA PAGNOTTA

Il 40 percento dei consumatori ha disertato, stamani, negozi e supermercati: questo il risultato dell’iniziativa “Sciopero della pagnotta”, emerso dal sondaggio effettuato in Puglia.
“Abbiamo deciso di aderire – ha precisato il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni – per dimostrare ancora una volta ai consumatori che le cause dei prezzi alti dei prodotti agricoli non è addebitabile ai nostri imprenditori agricoli. Non a caso quest’anno l’iniziativa è stata chiamata ‘sciopero della pagnotta’. Basti pensare che per produrre un chilo di pane occorre circa 1 chilo di grano (800 grammi di farina), mentre un chilo di pane, tipo casereccio, costa intorno a 2 euro al chilo, con un'incidenza del costo del grano pari ad appena l’8% sul prezzo del prodotto finito”.
Il moltiplicarsi dei prezzi dal campo alla tavola ha determinato una sostanziale modifica delle abitudini alimentari del 75 per cento delle famiglie, con oltre la metà che ha variato la tipologia di prodotti acquistati. Con un aumento tendenziale del 12,2 per il pane e del 25,6 per cento per la pasta, si allarga la forbice dei prezzi tra la produzione ed il consumo, con il grano duro (utilizzato per la pasta) che è oggi quotato attorno ai 30 euro al quintale e registra un calo del 40% rispetto all’inizio dell’anno, mentre il grano tenero (utilizzato per il pane) oscilla attorno ai 20 euro al quintale, con una riduzione del 35 per cento del prezzo.
“Con un +13% ed un +25%, il pane e la pasta – indica il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio - fanno registrare un record storico dei prezzi di vendita, a tutto svantaggio dei consumatori. Di contro i consumi di prodotti agroalimentari pugliesi ristagnano o addirittura diminuiscono del 10%. L’incremento medio di spesa alimentare per il 2008 per famiglia è di 332 euro annuali anche se i maggiori rincari si fanno sentire per le famiglie numerose con 3 o più figli che arriveranno a spendere 476 euro in più all’anno”.
Intanto, è on line (www.puglia.coldiretti.it) la prima mappa di fattorie e cantine, su cui è possibile fare la spesa con il miglior rapporto tra prezzi e qualità. Sono già 1.420 le imprese agricole, agrituristiche e le cantine della Puglia presenti sul portale ad accesso libero che consente  risparmi “doc” negli acquisti.
“I consumatori di fatto hanno scelto – aggiunge Giuseppe Salamon, Presidente dell’Adoc Puglia –  di acquistare esclusivamente l’indispensabile. Ciò ha determinato un’affluenza ridotta del 40% negli esercizi commerciali. Ogni anno organizziamo lo sciopero della spesa per venire incontro alle esigenze delle famiglie pugliesi, impossibilitate a fronteggiare un costo della vita che aumenta inspiegabilmente. E dal 2001 ad oggi, i prezzi sono letteralmente raddoppiati. Un saccheggio nelle tasche dei consumatori, vittime di rincari folli e speculativi”.

SONDAGGIO

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