Si rinsalda il binomio tra agricoltura e salute. Sempre vincente il connubio tra alimentazione e sport.
In quest’ottica Campagna Amica si trasferisce domenica prossima, 3 aprile 2011, a Noci, per la Quattordicesima ‘SPACCANOCI’, gara podistica annuale aperta anche ad atleti diversamente abili, sia iscritti al C.I.P. (comitato italiano paraolimpico) che all’U.N.I.T.A.L.S.I. provenienti da tutta la regione.
L'idea dei Mercati di Campagna Amica nasce dalla esigenza di far incontrare i produttori ed i consumatori in un mercato senza alcuna intermediazione, al fine di ottenere il contenimento dei prezzi e creare maggiore potere di acquisto per i consumatori che grazie alla vendita diretta hanno garanzia della sicurezza sull'origine, della qualità e del prezzo.
La Coldiretti Puglia consiglia di preferire prodotti locali e di stagione che non devono percorrere lunghe distanze prima di giungere sulle tavole, dato che i costi della logistica incidono fino ad un terzo per frutta e verdura e assorbono in media un quarto del fatturato delle imprese agroalimentari.
La famiglia pugliese (2/3 componenti) spende in media ogni mese 430 euro per i consumi alimentari, il 5,5% in più rispetto alla media nazionale. Il capitolo di spesa più consistente riguarda carne (96 euro), ortaggi e frutta (74 euro), pane e farinacei (66 euro), latte, formaggi e uova (63 euro), oli e grassi (13,7 euro).
I prodotti più acquistati sono le insalate, le carote e i pomodorini da utilizzare in casa o fuori e cominciano a diffondersi le vaschette di frutta già tagliata e sbucciata, pronta all’uso senza doversi “sporcare le mani” e da gustare come snack rompi-digiuno durante la giornata o come risparmia-tempo. L'aumento del consumo di piatti pronti riflette i cambiamenti in atto nella struttura stessa delle famiglie e nelle abitudini, dovute al maggior numero di donne lavoratrici e alla crescita del numero dei single.
Si tratta di un dato particolarmente significativo dopo che il crollo del 20 per cento nei consumi familiari di frutta e verdura, avvenuto negli ultimi cinque anni, sembrava segnare inesorabilmente una tendenza all'abbandono dei principi della dieta mediterranea soprattutto nelle giovani generazioni, che mette rischio la “forma” e la salute degli italiani.
1 Aprile 2011
SALUTE