12 Novembre 2009
Richiesta interventi strutturali

La crisi economica generale non ha risparmiato l’economia agricola pugliese per la quale, altresì, hanno funto da coefficiente moltiplicatore le preesistenti problematiche strutturali, aggravatesi nell’ultimo periodo. Per alcuni comparti, olivicolo, zootecnico, ortofrutticolo, vitivinicolo e cerealicolo, la Puglia costituisce un caso emblematico di quanto contribuiscano anche le anomalie del mercato ad ingigantire e rendere paradossali gli effetti della crisi.
Per questo le organizzazioni agricole e della cooperazione Coldiretti Puglia, Cia Puglia, Confagricoltura Puglia, Fedagri Confcooperative Puglia, Copagri Puglia, Lega delle Cooperative Puglia e UNCI Coldiretti Puglia hanno inviato una lettera al Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola e all’Assessore alle Risorse Agroalimentari, Dario Stefàno, in cui è stato richiesto di attivare il massimo degli aiuti concedibili, ben 20.378.702,75 di euro per l’attivazione delle procedure  tese ad utilizzare gli aiuti “de minimis”, resisi concedibili alla imprese agricole pugliesi a seguito del Decreto del Ministro alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del 30 marzo 2009.
“Prendiamo atto del grande sforzo che il Governo Regionale sta cercando di compiere – si legge nella lettera - al fine di mitigare gli effetti perversi di tale situazione congiunturale, attraverso i diversi strumenti finanziari a sua disposizione, ma la carenza di liquidità e l’indebitamento delle imprese agricole ed agroindustriali rischiano oggi di vanificare anche le possibilità di investimento che scaturiscono dalla recente pubblicazione dei Bandi del Programma di Sviluppo Rurale”.
“Da quello che ci è stato riferito – continuano le organizzazioni - per il 2010 sono stati recuperati solo 3 milioni di euro, risorse insufficienti a ristrutturare i debiti delle imprese agricole. Per questo la Regione Puglia si deve immediatamente adoperare per l’attivazione del massimo degli aiuti.  Contestualmente, si ritiene che la Regione Puglia, unitamente alle altre Regioni, debba attivare azioni, nei confronti del Governo Italiano, al fine di utilizzare anche risorse nazionali per i medesimi aiuti. Si è consapevoli del notevole sforzo richiesto, ma lo si è altrettanto della straordinarietà del momento”.

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