8 Novembre 2012
OPERAZIONE NAC

 VINO: SCACCO AGLI AGROPIRATI. I NAC SEQUESTRANO IN PROVINCIA DI BARI
3MILA QUINTALI DI PRODOTTO IN NERO
Plauso della Coldiretti Puglia per l’operazione dei Carabinieri: al setaccio 173 imprese

“Ennesimo scacco delle forze dell’ordine all’agropirateria che si sviluppa attraverso la manipolazione, la trasformazione fino ad arrivare alle importazioni di prodotti agricoli di dubbia qualità e provenienza che si fregiano in modo fraudolento dell’immagine che accompagna, nel mondo, le produzioni nostrane. L’asse tra Bari e Benevento ha colpito questa volta il vino, uno dei più autorevoli ambasciatori della Puglia nel mondo, prodotto in nero e spacciato come Doc e Docg ”. Plauso del Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni, per l’operazione del Nucleo Antifrodi dei Carabinieri (NAC) che ha portato al sequestro di 3.100 tonnellate di vino prodotto in nero e beni per oltre 350.000 euro equivalenti a finanziamenti comunitari illecitamente percepiti nel comparto ortofrutta. Al setaccio 173 imprese, a cui sono state contestati oltre 700 mila euro di sanzioni in materia di tracciabilità e di indebita evocazione di marchi di qualità.
“È assolutamente necessario – continua il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio - che l’attività di controllo sia accompagnata da un sistema sanzionatorio più rigido che preveda, per coloro che si macchiano di reati contro la sicurezza alimentare, pene pecuniarie molto elevate fino ad arrivare alla detenzione. L’agroalimentare di qualità subisce gli attacchi continui di falsari che attraverso pratiche commerciali scorrette falsano la concorrenza internazionale, ingannano i consumatori e creano un mercato parallelo di ‘falsi made in Puglia’ che vale centinaia di milioni di euro”.
Ad oggi sono 6 le IGT (Indicazioni Geografiche Tipiche) ‘Tarantino’, ‘Valle d’Itria’, ‘Salento’, ‘Murgia’, ‘Daunia’, ‘Puglia’ e 29 i vini pugliesi DOC (Denominazione di Origine Controllata) che  detengono un valore inestimabile, intrinseco alla materia prima ed alla professionalità imprenditoriale, che va salvaguardato a difesa della salute dei consumatori e a caratterizzazione della specificità dei prodotti regionali sul mercato globalizzato. Ed i risultati della scelta di qualità degli imprenditori agricoli pugliesi non hanno tardato a farsi vedere: è aumentata del 33% la produzione DOC e DOCG (Denominazione d’Origine Controllata e Garantita).

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