10 Dicembre 2010
ONERI SOCIALI

Eccezionale partecipazione all’Assemblea dei Quadri Dirigenti della Coldiretti Puglia con il Presidente della Commissione Bilancio del Senato e relatore della manovra finanziaria, Antonio Azzollini
Di straordinario impatto per il territorio pugliese l’approvazione definitiva al Senato della Legge di Stabilità che prevede importanti misure per il settore agricolo e salva 15mila posti di lavoro in agricoltura per la sola Puglia. “Si tratta di un risultato di portata storica – ha spiegato il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni – perché, grazie all’approvazione della norma e alla conseguente stabilizzazione delle agevolazioni contributive, non dovremo annualmente ridiscutere la questione e aspettare che la manovra economica dello Stato assicuri la copertura finanziaria al provvedimento. La fiscalizzazione degli oneri sociali comporta una riduzione dei contributi per zone svantaggiate e di montagna, pari a 231 milioni di euro annui per l’intero territorio nazionale. Sarà la Puglia a beneficiare maggiormente della riduzione degli oneri contributivi per un importo pari a 58 milioni di euro, prima nella classifica nazionale. Così come saranno nell’ordine Bari con 18,5 milioni di euro, Foggia con 13,5 milioni di euro e Taranto con 11,7 milioni di euro a guidare la classifica delle province italiane a vedersi confermate le agevolazioni previste per zone montane e svantaggiate”.
Hanno partecipato oltre 500 persone alla Grande Assemblea che Coldiretti Puglia ha organizzato a Bari per spiegare i contenuti dell’approvata Legge di Stabilità che prevede la stabilizzazione delle agevolazioni contributive per le imprese agricole delle aree svantaggiate e di montagna e di quelle fiscali per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali che acquistano terreni (la cosiddetta piccola proprietà contadina), nonché l’abrogazione degli aumenti previsti per l’assicurazione generale obbligatoria per lavoratori dipendenti, autonomi e coltivatori diretti.
"Sono state accolte da parte del Governo e del Parlamento – ha aggiunto Antonio De Concilio, Direttore della Coldiretti Puglia - le richieste formulate dalla Coldiretti  con la manifestazione  del 23 luglio scorso, dove a Bari si sono dati appuntamento diecimila agricoltori del Mezzogiorno. Ringraziamo il Presidente della Commissione Bilancio del Senato e relatore della manovra finanziaria, Antonio Azzollini, e tutti coloro i quali si sono adoperati per garantire all’agricoltura del Mezzogiorno una minore pressione contributiva e la conseguente crescita della competività delle imprese agricole. Un provvedimento importante, dunque, per l’intero mercato del lavoro in Puglia dove quasi 42mila imprese agricole assumono oltre 200mila lavoratori per oltre 16 milioni di giornate lavorative l’anno (pari al 15% del totale nazionale). E’ come dire che ogni impresa agricola pugliese assume 5 operai per circa 80 giornate cadauno”.
Solo nel 2009 in Puglia i nuovi assunti sono stati 8.202. I lavoratori extracomunitari stagionali sono stati prevalentemente coinvolti nelle coltivazioni arboree 53,8% (frutta e viticoltura) e colture orticole 17,7% (fragole, meloni, insalate, pomodori, radicchio), hanno per quasi l’88% una occupazione stagionale e rappresentano circa il 10% dei lavoratori dipendenti regolarmente impegnati in agricoltura.
Ulteriore utile strumento è rappresentato dall’estensione del sistema dei buoni (voucher) per facilitare l’accesso al lavoro agricolo delle  casalinghe, oltre che a pensionati e studenti. Il provvedimento offre nuove opportunità di reddito ed occupazione a categorie particolarmente deboli e risponde coerentemente alle richieste di semplificazione del lavoro nei campi che può così meglio esprimere le proprie potenzialità in un momento di crisi. le misure che centinaia di migliaia di imprese agricole coinvolte nelle tradizionali campagna di raccolta delle olive, dell’uva o delle altre colture che si trovano spesso in condizioni di difficoltà nel trovare manodopera”.
Nel provvedimento, infatti, senza destrutturare il mercato del lavoro agricolo, è stata estesa "alla categoria dei parenti e affini di quarto grado” la disciplina contenuta nella legge Biagi in modo che “non costituiscano rapporto di lavoro quelle prestazioni lavorative che si svolgono in un clima di aiuto familiare e che giustamente non devono trovare rigide forme regolatorie purché non ricevono una compensazione salariale.
La Coldiretti ha avuto un ruolo di accompagnamento delle imprese agricole nel percorso di trasparenza dei rapporti di lavoro intrapreso in questi ultimi anni. Questo si è realizzato attraverso la capacità progettuale e propositiva tanto nei confronti delle Istituzioni che delle stesse imprese.
Il ruolo di Coldiretti, in materia di lavoro, rappresenta un controllo attivo e continuo sulle possibili devianze che il sistema legislativo, economico, ambientale e sociale rischiano di generare (lavoro fittizio, lavoro nero, immigrazione clandestina, ecc.).

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