XYLELLA: “SI PARLI DI RIMEDI SOLO SE AVVALORATI DALLE ISTITUZIONI SCEINTIFICHE. FINALMENTE ISTITUITO DALLA REGIONE PUGLIA IL COMITATO CONSULTIVO PERMANENTE”
“E’ ora di dire basta alla diffusione di notizie su presunti rimedi, prima ancora che ci sia attendibilità scientifica circa la loro efficacia avvalorata dalle istituzioni scientifiche riconosciute. Finalmente, invece, è stato istituito il Comitato Consultivo permanente con delibera regionale dello scorso 25 novembre che speriamo si riunisca con cadenza settimanale fino a quando non saranno attivati i primi interventi a beneficio degli olivicoltori”. E’ il Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, a chiedere con forza rispetto e verso gli imprenditori olivicoli e vivaistici, gli unici a subire gli effetti devastanti di una malattia che non va sottovalutata.
“Auspichiamo che la convocazione del Consiglio regionale per la nomina del commissario straordinario con poteri di deroga preannunciata dall’Assessore alle Risorse Agroalimentari Nardoni – aggiunge il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - avvenga in tempi brevi perché affronti il problema sul fronte della eradicazione della malattia e su quello degli indennizzi, ipotizzando opportune deroghe per poter impiantare quelle varietà di ulivo resistenti alla malattia”.
Intanto, sul fronte comunitario, se trovassero conferma notizie significate dall’Assessorato regionale alle Risorse Agroalimentari, si registrerebbe un colpevole ritardo nella messa in sicurezza del sistema agricolo dell’intera Eurozona.
E’ grave la segnalazione secondo cui la Comunità Europea non avrebbe ancora disposto l’embargo avverso le aree da cui proviene il batterio, come ad esempio il sud America e un doveroso periodo di quarantena delle piante provenienti da Paesi extra UE, al fine di bloccare il commercio di materiale vegetale infetto.
Come se non bastasse, la Regione Puglia ha presentato alla Comunità Europea un piano per contrastare la drammatica emergenza che contempla il sostegno alla scienza, attraverso il finanziamento di progetti di ricerca sperimentali per l’individuazione di varietà di olivo potenzialmente resistenti alla malattia, alle imprese così gravemente danneggiate dal patogeno che ne ha di fatto azzerato il reddito e la risposta della Comunità Europea si è rivelata irresponsabilmente insoddisfacente.
28 Novembre 2014
OLIVICOLTURA
