ULIVI MALATI NEL SALENTO: “LA REGIONE PUGLIA HA BISOGNO DI
SUPPORTO FINANZIARIO PER ARGINARE L’EMERGENZA”
La malattia del disseccamento rapido dell’olivo non pregiudica la qualità di olive e olio extravergine
“Pur esprimendo il plauso per le misure adottate prontamente dalla giunta regionale, siamo consapevoli che la Regione Puglia non possa affrontare - attingendo alle sue sole risorse - l’attività di prevenzione, controllo ed eradicazione degli agenti responsabili del ‘Complesso del disseccamento rapido dell’olivo’ con particolare riferimento al patogeno da quarantena Xylella fastidiosa. Vanno accertate e immediatamente avviate le procedure per accedere alle risorse comunitarie per interventi straordinari tesi a dare ristoro alle imprese olivicole salentine in difficoltà. Intanto, è bene evitare allarmismi inopportuni e ingiustificati, pregiudizievoli per la prossima campagna olivicola-olearia della provincia di Lecce, dando sfogo a caccia alle streghe e a speculazioni”. E’ il Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, ad intervenire sulla delicata emergenza fitosanitaria che sta interessando le aree olivetate della provincia di Lecce ed a rischio di propagazione, che va affrontata in maniera decisa ed efficace, pur evitando psicosi ingiustificate a danno dell’andamento della campagna olearia ormai alle porte.
Infatti, il fenomeno, pur producendo effetti evidenti sugli impianti arborei olivicoli nelle zone interessate e attualmente circoscritte ad alcune aree della provincia di Lecce, non pregiudica in alcun modo la qualità delle olive, sia da mensa che da olio, né influisce sulle caratteristiche dell'olio extravergine di oliva ricavato.
“In considerazione del buon lavoro svolto sin qui dall’Osservatorio Fitosanitario regionale – continua il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio - vanno applicate alla lettera le misure del protocollo di profilassi per eradicare la malattia, altresì vanno verificati i percorsi comunitari più idonei ad affrontare efficacemente la malattia e dare ristoro agli imprenditori olivicoli finora inermi di fronte agli attacchi patogeni, per cui abbiamo chiesto anche l’impegno ad un approfondimento degli uffici della Coldiretti Nazionale e di Bruxelles”.
In sintesi, gli imprenditori olivicoli devono rispettare il divieto di movimentazione di tutto il materiale vegetale vivo infetto dalle zone interessate, escluso le olive da tavola e quelle per l’estrazione dell’olio, poiché non vi sono pericoli associati alla qualità dell’olio, prevedere drastiche potature eliminando tutte le parti con presenza di sintomi di disseccamento e di imbrunimenti interni e la disinfestazione dei mezzi utilizzati per le operazioni di taglio (ipoclorito di sodio o sali quaternari), oltre alla bruciatura in loco dei residui di potatura(rami e fogliame) e al disseccamento nello stesso campo della parte legnosa tagliata prima di effettuare il trasporto in altre località al di fuori dell’area infetta.