12 Novembre 2008
OLIO

“Nell’anno di entrata in vigore del decreto che rende obbligatoria l’indicazione dell’origine in etichetta, non si può accettare, una mortificazione del nostro migliore prodotto che sugli scaffali di alcuni supermercati è venduto a prezzi inferiori a 3 euro”.  Massimo Gargano presidente di Unaprol – consorzio olivicolo italiano condivide e sostiene lo stato di mobilitazione proclamato dalla Coldiretti Puglia che, per arginare la crisi dei prezzi di olio e di olive, ha chiesto - tra l’altro - la convocazione urgente del tavolo agroalimentare regionale.
“In questo settore – ha affermato Gargano – abbonda il prodotto di qualità ma purtroppo non mancano i prestigiatori che stanno rovinando l’economia di un settore, complice una legislazione a livello europeo ancora troppo permissiva. L’Europa – ha poi riferito Gargano -  deve prendere coscienza che dove c’è una regolamentazione che origina confusione, lì si sviluppano interessi poco trasparenti che danneggiano sempre i consumatori che – invece - vanno tutelati e garantiti in merito all’origine degli alimenti”.
Con la norma sull’indicazione dell’origine obbligatoria in etichetta - entrata in vigore nel nostro Paese lo scorso 17 gennaio, il made in Italy sarà sempre meno il parco giochi della contraffazione.
“Ma occorre tolleranza zero - ha riferito al termine Gargano - contro chi viene sorpreso in azioni illegali di contraffazione e di frode”. 

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