17 Novembre 2008
OLIO

“Aspettiamo di affrontare con decisione le politiche di filiera che consentano al comparto olivicolo-oleario di uscire dal momento di difficoltà, sedendoci con gli altri soggetti coinvolti del mondo della trasformazione e della commercializzazione attorno al tavolo di confronto convocato dal Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola”. E’ il Delegato Confederale della Coldiretti di Bari, Pietro Salcuni, a ribadire l’importanza del tavolo agroalimentare regionale, in occasione della manifestazione di protesta organizzata a Bitonto, a cui hanno partecipato oltre 10mila imprenditori olivicoli.
“Il Tavolo di confronto regionale deve rappresentare l’intera filiera agroalimentare pugliese – continua Salcuni - con la volontà di ritrovare una linea comune di sviluppo e valorizzazione delle tipicità agricole territoriali”.
Il continuo ribasso  della quotazione del prezzo dell’olio extravergine di oliva, senza alcuna plausibile motivazione derivante dallo scenario del mercato internazionale, sta determinando una situazione ormai insostenibile per le aziende olivicole pugliesi. Vi sono diversi elementi che inducono a ritenere che ci si trovi al cospetto di una vera e propria speculazione, con pericolosissimi rischi di esasperazione di tensioni, sufficientemente alimentate da una situazione congiunturale negativa, già sottoposta all’attenzione del Presidente Vendola per altri comparti produttivi.
“Ci risulta che ingenti quantitativi di prodotto vecchio, trasportati su camion provenienti soprattutto dalla Spagna – rivela il Direttore della Coldiretti di Bari, Francesco Cosentini - stiano arrivando in Italia, per divenire miracolosamente ‘made in Italy’. Un andamento da profondo rosso quello registrato dall’olio extravergine di oliva pugliese. In soli 4 giorni il prezzo è sceso di ulteriori 40 centesimi, sfiorando i 2,7 euro al chilo......e nonostante ciò il mercato continua ad essere irrimediabilmente ‘immobile’.  Ancora più drammatico il costo delle olive, sceso drasticamente fino a toccare i 30 centesimi di euro al chilogrammo. Si tratta del crollo del 17% del prezzo dell’olio extravergine di oliva, a soli 20 giorni dall’inizio della campagna olivicolo-olearia”.
Di contro sono aumentate del 30% le importazioni di prodotto dall’estero, tanto che sugli scaffali dei supermercati è straniero l'olio di oliva contenuto in una bottiglia su due.
Per la Coldiretti è urgente assicurare che tutti gli oli etichettati dopo il 17 gennaio 2008 rispettino le condizioni fissate dal Decreto che impone le 'Norme in materia di indicazioni obbligatorie nell'etichetta dell'olio vergine ed extravergine’. Sulle confezioni di tutti gli extravergini, come previsto dalla normativa entrata in vigore in Italia 10 mesi fa, vanno indicati obbligatoriamente lo Stato nel quale le olive sono state raccolte e dove si trova il frantoio in cui è stato estratto l'olio. Se le olive sono state prodotte in più Paesi, questi devono essere tutti indicati in ordine di quantità decrescente
La piattaforma su cui verte la mobilitazione organizzata a Bitonto:
o Liquidazione immediata del premio unico comunitario da parte dell’AGEA;
o Attivazione delle misure previste dalla Legge 102/2004 sulle calamità naturali, per sostenere le imprese danneggiate dalla prolungata siccità, nonché attuazione di un provvedimento straordinario ed urgente per il settore olivicolo, che preveda la riduzione dei contributi previdenziali e lo slittamento delle scadenze fiscali e creditizie;
o Ritiro dal mercato di un quantitativo di 200mila quintali di olio extravergine di oliva, come già opportunamente realizzato dal Governo per la crisi del Parmigiano reggiano e del Grana padano;
o Aumento delle dotazioni del Piano irriguo nazionale in favore della Puglia per risolvere gli annosi problemi di approvvigionamento idrico;
o Avvio di un’accurata indagine dell’Antitrust volta ad individuare le distorsioni del mercato;
o Applicazione del Decreto 9 ottobre 2007 in materia di indicazione obbligatoria della provenienza delle olive sull’etichetta dell’olio vergine ed extravergine di oliva;
o Adozione di misure finalizzate a monitorare i flussi di olio extravergine di oliva;
o Istituzione di un tavolo di confronto nazionale e regionale con i soggetti del mondo della distribuzione per individuare strategie condivise di rilancio del settore.

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