16 Febbraio 2011
OGM

La scoperta di olio di semi e di soia con OGM nei supermercati pugliesi

Ben tre pugliesi su quattro (74%) sono convinti che i prodotti contenenti Organismi Geneticamente Modificati (OGM) non facciano bene alla salute, secondo l'indagine Coldiretti - Ispo sulle abitudini alimentari. Non basta: gli OGM danneggiano l'immagine complessiva del Made in Puglia alimentare all'estero e causano danni economici irrimediabili per oltre la metà degli stranieri (55%) che eviterebbe gli alimenti con OGM e con addirittura il 15 per cento che rifiuterebbe tutti i cibi nazionali, sulla base dei risultati della ricerca Inran sull'impatto degli Ogm sui consumatori esteri di alimenti Made in Puglia.
“E’ la risposta più chiara e inequivocabile – dichiara Pietro Salcuni, Presidente della Coldiretti Puglia – alla notizia che nei supermercati pugliesi sarebbero in vendita oli di semi e di soia di una nota azienda olearia locale contenenti OGM. Ed è paradossale che ciò avvenga in Puglia, regione che per prima in Italia si è espressa chiaramente contro gli OGM, attraverso una Legge approvata dal Consiglio regionale nell’ormai lontano novembre 2003”.
Tra l’altro, in Puglia ben 18 Organizzazioni pugliesi Coldiretti, Terranostra, Ci.Bi., Aiab, Legambiente, Ecoistituto, Wwf, Italia Nostra, Adoc, Confconsumatori, Adiconsum, Codacons, Cisl, Cgil, Uil, Flai, Fai, Uila, hanno stretto alleanza per garantire che il territorio pugliese sia OGM free.
“Com’è documentato dagli studi più avanzati di economia delle produzioni agricole – aggiunge il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio - l’agricoltura transgenica non conviene e la ragione è molto semplice: il rapporto costi/ricavi dell’agricoltura transgenica è sostanzialmente il medesimo dell’agricoltura tradizionale, ma il suo mercato è ristretto per la scarsa accettazione mostrata proprio dai consumatori. I primati gastronomici, alimentari e ambientali del nostro Paese rappresentano una chance formidabile per generare nuovo sviluppo e per soddisfare la crescente domanda dei consumatori di prodotti genuini, sicuri e di qualità”.
Contestualmente, su sollecitazione di Coldiretti Puglia ben oltre 60 Comuni e amministrazioni provinciali hanno adettota la delibera con la quale si sono impegnati a “dichiarare il territorio comunale e provinciale libero da OGM, nel rispetto del principio di precauzione per la tutela dei consumatori, individuando, allo scopo, gli strumenti necessari ad un processo di identificazione degli alimenti interessati da tecnologie transgeniche e di conoscenza della reale provenienza dei prodotti contenenti O.G.M”.

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