18 Giugno 2014
NUBIFRAGI

 NON ACCENNA A PLACARSI IL MALTEMPO IN PUGLIA
DIFFICILE LA CONTA DEI DANNI A CAUSA DEI CAMPI ALLAGATI
Danneggiato il 100% di vigneti e ortive a Lecce, cereali sott’acqua a Foggia

  Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – e l’imperversare di acqua e grandine sta ritardando la stessa verifica e la conta dei danni in campagna. Nei comuni di Guagnano, Salice Salentino, Campi Salentina, Carmiano e Arnesano si registrano danni molto gravi con distruzione fino al 100% dei grappoli di uva da vino nei vigneti in piena produzione.  Le campagne sono state letteralmente invase dalle acque, con pesanti ripercussioni sui vigneti e sugli uliveti. Nel comprensorio dei comuni di San Pietro in Lama, San Cesario di Lecce, San Donato di Lecce, Lequile e Cavallino le colture maggiormente danneggiate (anche qui con punte del 100%) sono state le ortive in pieno campo ad avere la peggio (zucchina, melanzana, ecc.)”.
Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia – hanno danneggiato albicoccheti, pescheti e alberi di cachi. Campi allagati a Foggia, dove ci auguriamo che non sia compromessa la produzione cerealicola. Speriamo che smetta di piovere, altrimenti al dilavamento che fa perdere proteine al grano, si aggiungerà la possibilità – seppur remota - che i chicchi germoglino addirittura nella spiga. Sott’acqua le piantine di pomodoro appena impiantate e gli ortaggi estivi. Per questo stiamo chiedendo la dichiarazione di stato di calamità naturale per tutte le province colpite perché si stanno verificando eventi calamitosi di eccezionale gravità che necessitano di risposte concrete quanto tempestive. Pur con le enormi difficoltà causate dall’impossibilità in alcuni casi di raggiungere le aree rurali così duramente provate, stiamo monitorando la situazione e abbiamo avviate già nei giorni scorsi sopralluoghi e verifiche in campo. Va riconosciuto agli imprenditori agricoli un ruolo incisivo nella gestione del territorio, dell’ambiente e delle aree rurali. E’ indispensabile che le aree rurali vengano tutelate rispetto ad eventi di tale eccezionalità, mettendo a disposizione dei coltivatori anche i fondi della Protezione Civile finalizzati al ripristino delle attività produttive”.

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