9 Ottobre 2012
MADE IN ITALY

Un accordo strategico per distinguere, in maniera chiara ed inequivocabile, sullo scaffale della distribuzione organizzata l’olio extravergine di oliva firmato dagli agricoltori italiani con il marchio FAI.
L’accordo siglato da FAI, la Filiera Agricola Italiana e il gruppo distributivo SISA supermercati italiani e Sisa Centro Nord con la collaborazione del marchio Buonissimo è stato presentato a Roma dai rispettivi vertici di Fai, gruppo Sisa e Unaprol nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti il Presidente della Coldiretti, Sergio Marini e della Federconsumatori, Rosario Trefiletti.
 “E’ auspicabile che l’accordo venga esteso anche al Sud Italia. La nostra regione è crocevia di traffici e triangolazioni – ha spiegato il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni - come dimostrato dalle ripetute denunce di frodi e sofisticazioni e dai sequestri di prodotto adulterato, effettuati dalle forze dell’ordine a partire da Nas, Nac e Corpo forestale dello Stato. In Puglia la PLV (Produzione Lorda Vendibile) del comparto olivicolo-oleario è pari al 20% della totale PLV del settore agricolo, per un valore di 600 milioni di euro, così come il comparto partecipa alla composizione del Prodotto Interno Lordo dell’intera ricchezza regionale per il 3%”.
“Importante l’azione di contrasto delle forze dell’ordine – ha continuato il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio - che va sostenuta con chiari provvedimenti legislativi, come il disegno di legge recante “Norme sulla qualità e la trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini”. Una legge che si rende necessaria perché si assiste ad un crollo dei prezzi alla produzione nonostante un forte calo dei raccolti nazionali”.
Sotto accusa è la mancanza di trasparenza visto che quattro bottiglie di olio extravergine su cinque in vendita in Italia contengono miscele di diversa origine, per le quali è praticamente illeggibile la provenienza delle olive impiegate. Sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati è quasi impossibile, nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva.  ”.
Grazie a questa intesa, consumatori e produttori agricoli entreranno in contatto diretto con la complicità della distribuzione organizzata, che si impegna a sostenere i valori della trasparenza e della garanzia del vero prodotto Italiano. Si tratta di una svolta in un mercato dove il concetto del Made in Italy è usato spesso in maniera poco corretta. Per testare questo importante accordo, il 26 e 27 Ottobre prossimi, 30 punti vendita di Sisa Centro Nord si trasformeranno in un grande circuito dell’eccellenza dove saranno effettuate prove di assaggio e promozione del consumo consapevole. Protagonista sarà l’olio extra vergine di oliva a marchio FAI che si abbinerà ai prodotti del paniere a marchio SISA, in un binomio di qualità esclusivamente Italiana.

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