19 Luglio 2010
LEGALITA’

Una cabina di regia per garantire legalità e trasparenza al settore agroalimentare pugliese. Un patto per la sicurezza nella campagne. Sono gli impegni assunti nel corso dell’incontro che si è tenuto stamani, presso la Prefettura di Bari, dove si è discusso di agropirateria e legalità in agricoltura.
“Sarà costituito un coordinamento stabile – ha spiegato il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni – tra la Prefettura, la Regione Puglia, le organizzazioni professionali agricole, le forze dell’ordine e gli organi di controllo. Non possiamo più consentire da una parte il furto di identità e di immagine che vede sfacciatamente immesso in commercio cibo proveniente da chissà quale parte del mondo come Italiano, dall’altra parte il furto  di valore aggiunto che vede sottopagati i nostri prodotti agricoli a causa  di  uno strapotere contrattuale da parte dei nuovi forti della filiera agroalimentare”. E’ evidente la condizione di forte disparità in termini di concorrenza tra gli imprenditori agricoli che operano nell’ambito della legalità e quanti agiscono in spregio alle norme. Per Coldiretti il rispetto delle regole è fondamentale per un’agricoltura sana e sicura al servizio dei cittadini consumatori. “Forti di queste considerazioni – ha detto il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio - che sono alla base del progetto di rigenerazione dell’agricoltura basata sul “patto con il cittadino-consumatore”, la Coldiretti pugliese si è costituita parte civile nei confronti di tutti quei soggetti che hanno deturpato l’immagine della sana imprenditoria agricola pugliese. Per la Coldiretti, da sempre, la qualità del prodotto non può prescindere dalla qualità del lavoro e dalla dignità dell’uomo impegnato in questo lavoro”.
AGROPIRATERIA - Drammatici i numeri del mercato parallelo di prodotti agricoli provenienti da migliaia di chilometri di distanza, spesso sofisticati, spacciati per prodotti di qualità, quando di qualità non sono, per cui viene illegalmente utilizzato il marchio ‘made in Puglia’, a danno dell’imprenditoria agricola pugliesi e dei consumatori. Quasi 86 milioni di quintali di latte, cagliate ed altri derivati importati in Italia annualmente, di cui circa 1.600.000 provenienti soprattutto da Germania, Repubblica Ceca, Austria, Ungheria, Slovenia e Francia,  giungono direttamente ad oltre 50 aziende lattiero-casearie pugliesi. Nel corso del 2009 sono state importate 1.349.739 tonnellate di grano, pari ad una superficie coltivata di ettari 449.913, contro una produzione pugliese di 937.310 tonnellate e 338.500 ettari di superficie coltivati a cereali in Puglia., di cui il 40% in Puglia; circa 2.000.000 quintali di olio, quasi pari alla  produzione regionale, importati ogni anno per essere miscelati con quello del nostro territorio, mentre sfuggono ad ogni possibile calcolo le importazioni di olio - non di oliva - che si trasformano nel prezioso oro pugliese, così come dimostrato dall’ottima attività investigativa del Comando NAS di Bari.
I REATI PIU’ DIFFUSI - In Puglia i principali reati della criminalità comune e organizzata vedono al primo posto al primo posto, per numero, i furti di attrezzature e di mezzi agricoli, al secondo posto il racket e' al secondo posto, al terzo l'abigeato, per non parlare degli introiti illeciti derivanti da abusivismo edilizio e ecomafie.

SONDAGGIO

Come scegli il cibo, quali sono le motivazioni alla base delle tue scelte alimentari?

TERRAINNOVA

 

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