LAVORO: “LE NOSTRE IMPRESE AGRICOLE VERE E SANE RISPETTANO
LE REGOLE E CONTINUERANNO A FARLO”
Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – perché era necessaria a non confondere la qualità dei prodotti ed il percorso di trasparenza intrapreso dalle imprese agricole regionali con le immagini di criminalità e schiavismo con cui né la vera agricoltura di Capitanata né la vera agricoltura pugliese hanno mai avuto a che fare. Le imprese agricole ‘vere e sane’ rispettano le regole quotidianamente – comunque e a prescindere dai ‘momenti interessati’ della politica - purché le regole siano ragionevoli e plausibili. In quest’ottica abbiamo denunciato sin da allora che la legge privilegia troppo l’azione repressiva e vincolistica generalizzata, piuttosto che puntare sulle azioni positive delle imprese che accettano un percorso di legalità ed emersione per creare un contesto sociale virtuoso da cui estromettere quasi naturalmente fatti e comportamenti non rispettosi delle regole”.
Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – abbiamo condiviso il principio della premialità e la funzione e l’utilizzo dato al DURC (Documento Unico Regolarità Contributiva) anche in campo agricolo, legandone il rispetto a tutti i sistemi di investimento agevolato, incentivi e sostegni offerti dalle Istituzioni nazionali e comunitarie all’agricoltura, in un contesto in cui saranno determinanti l’ambito territoriale e il ruolo svolto dalle forze sociali che già ‘normalmente’ attengono alla contrattazione non solo del salario, ma anche delle regole comportamentali. Abbiamo, invece, espresso forti perplessità rispetto alla comunicazione anticipata di assunzione e agli indici di congruità in considerazione dell’inadeguatezza di questo strumento rispetto alle peculiarità del settore agricolo, caratterizzato da rapporti di lavoro di breve periodo e comunque condizionati dagli eventi climatici. Il tema cardine – specifica Corsetti - è relativo agli indici di congruità affrontato più volte anche a livello nazionale quale elemento utile ad attivare il controllo aziendale e non quale strumento automatico per elevare eventuale sanzione o decurtare finanziamenti e/o sovvenzioni. Abbiamo già espresso più volte la nostra disponibilità ad affrontare in maniera costruttiva la delicata tematica, a beneficio delle nostre imprese agricole”.