30 Ottobre 2012
LAVORO

 LAVORO: FOGGIA SECONDA PROVINCIA IN ITALIA AD ASSUMERE EXTRACOMUNITARI
Calo della manodopera extracomunitaria in agricoltura che resta, comunque, determinante in Puglia nelle coltivazioni arboree 53,8% (frutta e viticoltura) e colture orticole 17,7% (fragole, meloni, insalate, pomodori, radicchio). In Puglia gli extracomunitari hanno per quasi l’88% una occupazione stagionale e rappresentano circa il 10% dei lavoratori dipendenti regolarmente impegnati in agricoltura.
E’ Foggia la seconda provincia in Italia per numero di lavoratori extracomunitari impiegati in agricoltura, secondo quanto emerge dai dati disaggregati per la Puglia del Dossier statistico immigrazione Caritas e Migrantes, a cui la Coldiretti ha collaborato.
“E’ il segnale di un modello di sviluppo dell’agricoltura meridionale fonte di grandi opportunità occupazionali da realizzarsi seguendo la strada della trasparenza, della legalità e delle regole certe. E’ fondamentale mettere le imprese agricole – spiega il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni - nella condizione di beneficiare realmente del contributo che i lavoratori extracomunitari possono offrire, rendendo più facili e meno farraginose le domande di assunzione dei lavoratori, necessari soprattutto nei periodi di raccolta di prodotti agricoli in cui è fortemente richiesta la manodopera stagionale”.
Sono numerosi i distretti produttivi agroalimentari che vedono una forte presenza di lavoratori stranieri, anche se oltre la metà (52,34 per cento) si trova in sole 15 provincie ed in particolare a Bolzano 6,56%, Foggia 6,42%, Verona 5,49%, Trento 4,32%, Ragusa 3,89%, Latina 3,79%, Cuneo 3,41%, Cosenza 3,23%, Salerno 2,57%, Ravenna 2,54%, Bari 2,08%, Forlì-Cesena 2,06%, Ferrara 2,02%, Brescia 1,98%, Reggio Calabria 1,97%. (Tab. 1)
“Il contributo dei lavoratori immigrati all’agricoltura pugliese – continua il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio - è diventato nel tempo determinante. Sono impegnati nella raccolta dei pomodori, degli asparagi e dei carciofi e nelle stalle sono divenuti insostituibili. In Puglia il maggior numero di extracomunitari hanno nazionalità rumena (51,18%), albanese (13,02%), bulgara (13,11%), marocchina (4,11%) e polacca (3,51%)”. (Tab. 2)
Nonostante la riduzione complessiva di giornate in cui i lavori extracomunitari sono stati impiegati (- 2,78%), l’apporto del lavoro straniero resta determinante in agricoltura e  rappresenta ben il 23,06 per cento del totale delle giornate di lavoro dichiarate dalle aziende. I lavoratori immigrati impegnati in agricoltura hanno una età media di 36 anni e per ben il 71 per cento sono di sesso maschile.

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