12 Maggio 2011
LATTIERO-CASEARIO

“Ancora una volta non possiamo che esprimere plauso per l’attività svolta dai Nas di Bari. Al comando del Capitano Antonio Citarella, fortunatamente assicurano un quotidiano presidio del territorio a salvaguardia dei consumatori e a garanzia del reddito degli imprenditori onesti. Per produrre un chilo di mozzarelle taroccate si sostengono costi per la materia prima di almeno 3,5 euro al chilo mentre il prezzo al pubblico di prodotto di qualità non dovrebbe essere inferiore ai 7/8 euro al chilo. E al danno si aggiunge la beffa: alcuni soggetti della filiera, già da alcuni mesi, stanno svendendo e deprezzando la vera mozzarella pugliese offrendola a prezzi stracciati della distribuzione organizzata fino a 3 euro al chilo”. E’ il commento del Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni, alla notizia del sequestro di 60 tonnellate di cagliata di incerta provenienza in un caseificio di Noci (Bari).
“Per tali comportamenti criminosi – aggiunge il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio, quando accertati, vanno inasprite le sanzioni. Non accettiamo alibi, pur consapevoli che, anche con la pratica troppo diffusa delle offerte e della vendita di prodotti a prezzi stracciati, una parte della Grande Distribuzione Organizzata rende insostenibili i costi di una produzione di qualità e realmente garante della sicurezza alimentare”.
In Puglia la produzione di latte è di 3.476.000 quintali e l’import pari 1.563.339 quintali annui. Così, dalla Camera di commercio, parte la richiesta di maggiori controlli e dell’approvazione “urgente” dei decreti applicativi della legge sull’etichettatura da parte del ministero dello Sviluppo economico e di quello delle Politiche agricole. Ministeri con cui saranno definite le modalità per l’indicazione obbligatoria e le disposizioni sulla tracciabilità  dei prodotti. Importante anche il monitoraggio della dinamica dei costi di produzione alla stalla e dei costi di trasformazione di supporto all’intero sistema e la richiesta di intensificazione dei controlli sanitari, per citare alcune delle urgenze per salvare il comparto.

SONDAGGIO

Con l’aumento dei prezzi e i cambiamenti climatici, quale aspetto consideri più importante quando scegli cosa mettere nel piatto?

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