17 Gennaio 2008
LATTE

Riconosciuti 0,44 euro a febbraio e 0,46 euro da marzo  a dicembre 2008

Dopo quattro giorni di mobilitazione, 72 ore di presidio, il blocco dell’approvvigionamento di latte e una trattativa estenuante è stato sottoscritto in serata, presso l’Assessorato regionale alle Risorse Agroalimentari, l’accordo sul prezzo del latte alla stalla.
In sintesi l’accordo prevede 0,44 euro dal 1° al 28 febbraio 2008 e 0,46 euro dal 1° marzo al 31 dicembre 2008 per ogni litro di latte intero e genuino reso refrigerato a temperatura di 4° C alla stalla, come definito dal DPR 54/97, il prezzo di euro (  ) + IVA, come per legge. Importanti le verifiche di  metà percorso fissate a maggio e settembre 2008, che terranno conto di eventuali variazioni di mercato. C’è, tra l’altro, l’impegno da parte dei trasformatori di verificare la possibilità di aggiungere altri 2 centesimi di euro a febbraio per arrivare a 0,46 euro.
Al fine di incentivare il miglioramento qualitativo del latte per realizzare una opportuna valorizzazione della produzione regionale su tutti i mercati, le parti hanno anche confermato il sistema di pagamento differenziato del latte secondo qualità in base ad una tabella parametrica.
“Abbiamo raggiunto un compromesso accettabile – ha commentato il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni – ed evidentemente in  parte siamo riusciti a far valere le nostre ragioni, motivate dall’aumento dei costi di produzione del 35% e da mutate condizioni di mercato. Da questo momento in avanti dobbiamo avere Il comune obiettivo di tutelare e promuovere la produzione lattiero-casearia regionale, un comparto forte ed importante per l’intera economia pugliese con una produzione di latte pari a circa 3 milioni di quintali ed un fatturato di oltre 500 miliardi”.
“Con l’accordo, oltre alla definizione del prezzo, abbiamo voluto intraprendere – ha aggiunto il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio - un percorso serio per la salvaguardia e la promozione della produzione regionale che coinvolgerà direttamente l’Assessorato regionale all’Agricoltura per un discorso di filiera da supportare con i fondi comunitari e le risorse del PSR”.
L’accordo è estremamente importante perché introduce regole nell’ambito della filiera ed avvia il percorso di rintracciabilità per garantire al consumatore certezza dell’origine e sicurezza alimentare.
Tutte le organizzazioni firmatarie si sono impegnate, altresì, a combattere le frodi alimentari e la sofisticazione dei prodotti caseari di origine pugliese e nel contempo a dissuadere e denunciare le operazioni non rispettose della legge 119/2003 e della vigente normativa fiscale.

SONDAGGIO

Che tipo di cibo cerchi quando viaggi?

TERRAINNOVA

 

Continuando con la navigazione in questo sito, accordi l'utilizzo dei nostri cookie. Approfondisci

Le impostazioni dei cookie in questo sito sono impostate su "permetti cookie" per permettere la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui l'utilizzo di questo sito senza cambiare le impostazioni del tuo browser o se clicchi su "Accetto" confermai l'autorizzazione di tali cookie.

Chiudi