Salcuni: “E’ necessario riequilibrare i rapporti nella filiera”
“Il Tavolo latte, fortemente voluto dall’Assessore regionale alle Risorse Agroalimentari che ringraziamo per l’impegno dimostrato, è un buon punto di partenza per avviare percorsi di valorizzazione all’interno della filiera lattiero-casearia. Resta irrisolto il problema del prezzo del latte alla stalla, nodo che speriamo venga affrontato definitivamente nel corso della riunione del 7 ottobre prossimo. Le aziende zootecniche pugliesi stanno vivendo un momento di grande esasperazione, a cui bisogna dare immediate e concrete risposte per evitare che dichiarino fallimento. E’ ormai insostenibile il prezzo del latte al stalla in Puglia, pari ad euro 0,31 al litro e ben lontano dai 0,46 euro al litro pattuiti con l’ultimo accordo siglato nel 2008, dopo quasi 10 giorni di proteste e presidi”. E’ il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni, ad intervenire sulla fibrillazione avvertita nel mondo zootecnico pugliese.
Il risultato già raggiunto grazie al lavoro del gruppo tecnico del ‘Tavolo latte’ consiste nell’introdurre nei contratti di fornitura nuovi strumenti di regolazione del mercato che, pur garantendo un livello minimo del prezzo del latte crudo alla stalla, incentivino economicamente la qualità del prodotto. Inoltre, produttori, trasformatori ed Assessorato daranno vita ad un impegno comune, volto alla valorizzazione delle produzioni locali attraverso la rintracciabilità per singolo prodotto, utilizzando, ove fosse possibile, anche il marchio Prodotti di Puglia. La Regione Puglia, inoltre, assumerà l’impegno di promuovere sui mercati nazionale ed internazionali le produzioni locali prodotte dalle imprese che aderiscono al marchio Prodotti di Puglia.
“All’accordo quadro sarà necessario far seguire – aggiunge il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio – i contratti di fornitura con chiare assunzioni di impegno da entrambe le parti. I produttori dovranno assicurare la fornitura di quantitativi di latte, definiti secondo parametri qualitativi minimi, ed i trasformatori dovranno garantire in modo adeguato il ritiro del prodotto ed il pagamento dello stesso”.
In Puglia le aziende zootecniche sono 7.352, la produzione di latte è pari a circa 3 milioni di quintali, con un fatturato di oltre 500 miliardi e prodotti caseari di tutto prestigio come ‘il Fior di Latte’.
Troppo spesso, però, la famosa ‘mozzarella’ è ‘costruita’ con materia prima proveniente dal Nord Europa, con latte più volte pastorizzato o con semilavorati da parte di alcune imprese casearie non rispettose del territorio. In Italia una busta di latte confezionata su tre contiene latte proveniente dall’estero che, dopo il confezionamento e la trasformazione industriale, diventa miracolosamente "prodotto italiano", soprattutto latte ad uso alimentare, ma anche formaggi e yogurth.
