IMU: ESENZIONE O ALIQUOTA MINIMA PER CHI DI AGRICOLTURA VIVONO E LAVORANO
Si tratta di 24mila imprese in tutta la Puglia,
cifre ancor più irrilevanti se analizzate comune per comune
“I nostri imprenditori hanno bisogno di un segnale tangibile e allo stesso tempo coraggioso di attenzione. Per questo chiediamo alle amministrazioni comunali della regione Puglia di esonerare dal versamento dell’IMU sui terreni agricoli e sui beni strumentali - senza eccezione di parametri ISTAT o altimetrici - chi di agricoltura vive e lavora con grande sacrificio e abnegazione, svolgendo un’attività da cui trae beneficio indiretto l’intero territorio”. E’ la sollecitazione del Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, alle amministrazioni comunali pugliesi, fatta attraverso una lettera con la quale Coldiretti chiede al Presidente dell’ANCI Puglia un incontro urgente, alla luce dell’impegno del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ad intervenire sull’IMU sui terreni agricoli, esentando le imprese agricole professionali riconoscendo il ruolo economico e di presidio territoriale di chi lavora e vive di agricoltura.
“Tra l’altro, sarebbe anche una dimostrazione di concreta sensibilità – aggiunge Cantele – per le 2614 aziende agricole salentine, parte delle quali danneggiate dall’emergenza ‘xyella fastidiosa’ che aspettano interventi indennizzatori per i danni diretti e indiretti, oltre alle misure innescate dalla declaratoria di stato di calamità naturale, quali sgravi della contribuzione previdenziale agricola ai sensi del D. Lgs. 102/2004 e del settore della trasformazione, sospensione o dilazione delle scadenze fiscali agricole previste per i soggetti agricoli professionali e postergazione di ogni scadenza di mutui e investimenti per 5 anni”.
“Si tratta di esonerare 24mila aziende CD e IAP iscritte all’INPS in tutta la Puglia – precisa conti alla mano il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – e, quindi, si tratta di cifre ancor più irrilevanti se analizzate comune per comune. Del resto ogni amministrazione comunale ha di fatto totale autonomia decisionale sia in merito all’esenzione che all’eventuale non applicazione di sanzioni. Qualora non fosse possibile l’esenzione, chiediamo ai Sindaci che venga concessa l’applicazione dell’aliquota più bassa, pari al 4,6 per mille, al fine di non aumentare ulteriormente i danni a carico delle aziende agricole”.
9 Aprile 2015
IMU
