15 Ottobre 2008
GRANO

Continua la mobilitazione della Coldiretti contro il boicottaggio della filiera cerealicola pugliese
 
“La riunione in Prefettura ha fatto emergere le gravi incongruenze della filiera cerealicola. Di fatto è apparso chiaro che il grano pugliese va all’estero e il grano estero arriva in Puglia, quasi per un gioco delle tre carte che rende torbidi i passaggi all’interno della filiera e non premia l’origine territoriale e la qualità”. Fumata nera a Foggia, dove le posizioni degli imprenditori cerealicoli e dei molitori sono apparse ancora troppo distanti. “La riunione è stata decisamente concitata – ha dichiarato ancora il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni, a margine dell’incontro in Prefettura – e siamo ancora lontani dall’individuare un percorso comune. Torneremo a riunirci nuovamente martedì prossimo, presso la Camera di Commercio di Foggia”. Intanto, anche a Foggia la commissione prezzi, istituita proprio presso la Camera di Commercio, è saltata, e lo stesso segretario generale ha partecipato alla riunione convocata dal Prefetto di Foggia, Antonio Nunziante, a cui hanno preso parte una delegazione della Coldiretti Puglia guidata da Presidente e Direttore regionali, Pietro Salcuni e Antonio De Concilio e dai Direttori provinciali di Bari, Francesco Cosentini e di Foggia, Giuseppe Scagliola, e il Vicepresidente nazionale dell’Italmopa, Umberto Sacco.
“Da un lato, nessuno parla di eccedenze produttive - denuncia il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio - dato che la produzione è cresciuta in Puglia soltanto dell’8% rispetto allo scorso anno, quando i quantitativi di prodotto avevano notoriamente raggiunto i minimi storici, eppure i molitori hanno ammesso di esportare il prodotto pugliese all’estero. D’altro canto non accettano l’accusa delle massicce importazioni, spiegando che i quantitativi importati sono diminuiti dalle 405mila tonnellate dello scorso anno alle 235mila tonnellate del 2008. La Coldiretti non intende in alcun modo costringere molitori, pastai e panificatori – ha concluso il Direttore De Concilio – ad acquistare ed utilizzare grano pugliese. Ogni azienda è libera di scegliere la propria linea imprenditoriale. Devono, però, assumersi la responsabilità di tale scelta e indicare chiaramente in etichetta cosa utilizzano per produrre pasta e pane. Non possono continuare a importare prodotti dall’estero di dubbia origine e qualità, sfruttando l’alto valore aggiunto dato dalla dicitura ‘made in Puglia’”.
Per la Coldiretti Puglia risulta indispensabile ripristinare e mantenere la fiducia dei consumatori, incoraggiando il loro coinvolgimento nella politica di sicurezza alimentare, garantendo il monitoraggio e la trasparenza in tutta la filiera alimentare e il maggior grado possibile di conoscibilità delle caratteristiche essenziali dei prodotti, al fine di consentire loro di effettuare delle scelte di acquisto pienamente consapevoli basate su una completa informazione in merito alle caratteristiche dei prodotti.
Per questo la mobilitazione continua: domani, giovedì 16 ottobre 2008, a partire dalle ore 18,00, su Piazza del Ferrarese a Bari, la Coldiretti Puglia organizza la manifestazione ‘OK AL PREZZO GIUSTO DI PANE E PASTA’, dove oltre alla degustazione delle orecchiette al pomodoro e di pane condito con olio extravergine di oliva, pane e pasta saranno venduti al prezzo giusto, senza rialzi e inspiegabili speculazioni.

SONDAGGIO

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