19 Marzo 2009
G8 AGRICOLO

E’ la dichiarazione comune formulata al termine del primo vertice mondiale degli agricoltori dei Paesi appartenenti al G8
 
Una nutrita delegazione della Coldiretti Puglia ha partecipato al primo G8 agricolo, che ha visto la presenza di delegazioni di coltivatori provenienti da Canada, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Russia, Stati Uniti ed Italia. La dichiarazione comune formulata al termine del primo vertice mondiale degli agricoltori dei Paesi appartenenti al G8 Farmers Meeting non lascia spazio a fraintendimenti. Di fronte alla crisi occorre assicurare l’approvvigionamento alimentare contro i rischi di nuove carestie e proteggere i cittadini dal moltiplicarsi delle emergenze sanitarie con una “carta di identità internazionale del cibo” sostenuto da un sistema di rintracciabilità degli alimenti e da standard di sicurezza comuni. “E’ chiaramente in linea con la battaglia portata avanti dalla Coldiretti – scandisce il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni – volta ad impedire lo sfruttamento dell’immagine delle zone tradizionali di coltivazione o allevamento da parte di alimenti a base di prodotti agricoli provenienti da migliaia di chilometri di distanza da quanto indicato sulle confezioni, ad evitare ogni tipo di sofisticazione, ovvero che prodotti di dubbia provenienza vengano spacciati per prodotti di qualità, quando di qualità non sono e scongiurare l’inganno verso i consumatori rendendo obbligatoria l’indicazione in etichetta dell’origine dei prodotti agricoli impiegati negli alimenti”.
Carciofi dall’Egitto e olive dalla Tunisia, passata di pomodoro dalla Cina e grano da Russia, Bangladesh e Canada. Parliamo di un business che agli ‘agropirati’ frutta  circa 18 miliardi di euro l’anno. Parliamo di produzioni in cui la Puglia è leader in Italia ed in qualche caso in Europa. Eppure massicci sono i quantitativi di prodotti importati dall’estero, dove la normativa in tema di qualità, lavoro e utilizzo di sostanze nocive alla salute è decisamente meno rigida, in alcuni casi inesistente.
“Abbiamo chiesto ripetutamente – continua il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio - un coordinamento immediato tra tutti enti e organismi preposti ai controlli in modo da programmare meglio l’attività e allargare il numero dei controllati. La miriade di aziende agricole sparse sul territorio pugliese che ha compiuto grandi sforzi sul fronte della qualità e della sicurezza alimentare pretende giustamente la trasparenza commerciale e, quindi, l’indicazione obbligatoria in etichetta dell’origine del prodotto agricolo”.
Creazione di standard internazionali per la sicurezza alimentare, un efficace sistema di tracciabilità e l’applicazione di regole trasparenti sono insieme alla creazione di riserve di prodotti agricoli per permettere un riequilibrio della domanda e dell’offerta, sono alcune delle proposte formulate dal G8 Farmers Meeting per garantire una quantità adeguata di cibo al giusto prezzo alla popolazione mondiale. L’obiettivo è fermare le speculazioni sui prezzi dei prodotti agricoli ed alimentari e le emergenze igienico - sanitarie.

SONDAGGIO

Come scegli il cibo, quali sono le motivazioni alla base delle tue scelte alimentari?

TERRAINNOVA

 

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