3 Novembre 2010
FILIERA LATTIERO-CASEARIA

Raggiunto dopo 10 settimane di tira e molla l’accordo sul prezzo del latte alla stalla, siglato dai rappresentanti delle organizzazioni dei produttori e dei trasformatori, presso l’Assessorato regionale alle Risorse Agroalimentari.
In sintesi dal 1° novembre 2010 al 31 marzo 2011 il prezzo di riferimento è pari a 0,377 euro al litro di latte intero e genuino reso refrigerato a temperatura di 4° C alla stalla, come definito dal DPR 54/97.
“Abbiamo voluto testimoniare ancora una volta – commenta il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni - il senso di responsabilità, necessario a mettere fine allo stato di deregulation del settore, in assenza di un prezzo del latte di riferimento. Apprezzabile il lavoro di mediazione svolto dall’Assessore regionale alle Risorse Agroalimentari, Dario Stefàno, che ha annunciato, tra l’altro,  stringenti verifiche di  metà percorso e il personale impegno a richiedere agli organismi di controllo competenti che l’accordo quadro regionale sia rispettato in ogni sua parte. Lunedì prossimo, 8 novembre 2010, presso la sala ‘Punto Verde’ di Noci, alle ore 19,30, terremo una grande Assemblea degli allevatori, alla presenza dello stesso Assessore Stefàno, per pianificare azioni e programmi per il rilancio del settore lattiero-caseario pugliese”.
In Puglia le aziende zootecniche sono 7.352, la produzione di latte è pari a circa 3 milioni di quintali, con un fatturato di oltre 500 miliardi e prodotti caseari di tutto prestigio come ‘il Fior di Latte’.
“Con l’accordo oltre alla definizione del prezzo, abbiamo voluto intraprendere – aggiunge il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio - un percorso serio per la salvaguardia della produzione regionale che troverà piena concretizzazione grazie ai Progetti Integrati di Filiera. Oltre alla fissazione del prezzo, l’accordo quadro prevede l’introduzione di contratti di fornitura  quali nuovi strumenti di regolazione del mercato che incentivino economicamente la qualità del prodotto. Inoltre, produttori, trasformatori ed Assessorato daranno vita ad un impegno comune, volto alla valorizzazione delle produzioni locali attraverso la rintracciabilità per singolo prodotto, utilizzando, ove fosse possibile, anche il marchio Prodotti di Puglia. La Regione Puglia, inoltre, assumerà l’impegno di promuovere sui mercati nazionale ed internazionali le produzioni locali delle imprese che aderiscono al marchio Prodotti di Puglia. All’accordo quadro, ovviamente,  dovranno seguire i contratti di fornitura con chiare assunzioni di impegno da entrambe le parti”.

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