DOMANI IL CAMICIAIO DEI RE D’INGHILTERRA,
IL PUGLIESE ANGELO INGLESE A PALAZZO COLDIRETTI
Durante la settimana della Puglia in programma fino al 26 luglio 2015
Una settimana ricca di appuntamenti, cibo giusto, sapori, odori e animazione, cultura, quella della Puglia ad Expo2015 nel Palazzo Coldiretti fino al 26 luglio prossimi.
Il programma si è aperto oggi, lunedì 20 luglio, con la filiera cerealicola che si è presentato nel corso di due work shop ‘…..tanto di Cappelli al Granaio d’Italia’ e alle ‘Pane DOP: ad Altamura una storia di straordinaria tutela’, uno dei prodotti pugliesi più imitati e ad Expo in diretta saranno i veri produttori a sfornare il prezioso alimento.
Uno dei prodotti pugliesi più imitati è il «Pane di Altamura», un prodotto di panetteria ottenuto dal rimacinato di semola di grano duro, ricavato dalla macinazione di grani duri delle varietà «appulo», «arcangelo», «duilio» e «simeto» prodotte nel territorio delimitato dal disciplinare di produzione, da sole o congiuntamente in ragione almeno dell'80%, purché prodotte nel medesimo territorio. Viene usato il lievito madre o pasta acida. Ne hanno parlato il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti, Presidente e Direttore del Consorzio del Pane di Altamura DOP, Luigi Picerno e Pasquale Lorusso spiegandone qualità e inimitabilità del pane.
All’ora di pranzo lo chef del ristorante ‘L’Orecchietta’ di Candela (Foggia), il pugliese Ercole Santarella, coadiuvato dalla cuoca Lucia Favino e l’aiutante Carmela Manesperti, hanno fatto degustare ad un pubblico numeroso e rapito il famoso piatto tipicamente foggia ‘il Pancotto’, fatto di pane di Altamura ripieno di verdure ammiske (miste).
Domani il cuore ortofrutticolo della Puglia batterà a Palazzo Coldiretti, guest star il camiciaio dei re d’Inghilterra, Angelo Inglese. Angelo Inglese parla del suo lavoro e sembra tornare bambino. I suoi occhi brillano come quando nonna Annunziata lo teneva sulle ginocchia e lui "giocava" con i tessuti della sartoria di famiglia, fondata nel 1955. E il suo papà gli insegnava il "tocco" che ha poi trasformato questo straordinario artigiano nel camiciaio più famoso del mondo. Qualità per Angelo Inglese significa anche consumarsi gli occhi e le mani per trenta ore su una sola camicia. Raffinarne i dettagli con 25 passaggi a mano. Con i suoi sarti riesce a produrre solo 4.000 camicie all´anno. Con la giovane imprenditrice agricola, Serena Minunni, ci sarà un duetto volto a dimostrare come da frutta e ortaggi si possa arrivare ad una colorazione naturale che nulla ha da invidiare alla chimica.
20 Luglio 2015
EXPO2015