20 Luglio 2015
EXPO2015

 DOMANI IL CAMICIAIO DEI RE D’INGHILTERRA,
 IL PUGLIESE ANGELO INGLESE A PALAZZO COLDIRETTI
Durante la settimana della Puglia in programma fino al 26 luglio 2015

Una settimana ricca di appuntamenti, cibo giusto, sapori, odori e animazione, cultura, quella della Puglia ad Expo2015 nel Palazzo Coldiretti fino al 26 luglio prossimi.
Il programma si è aperto oggi, lunedì 20 luglio, con la filiera cerealicola che si è presentato nel corso di due work shop ‘…..tanto di Cappelli al Granaio d’Italia’ e alle ‘Pane DOP: ad Altamura una storia di straordinaria tutela’, uno dei prodotti pugliesi più imitati e ad Expo in diretta saranno i veri produttori a sfornare il prezioso alimento.
Uno dei prodotti pugliesi più imitati è il «Pane di Altamura», un prodotto di panetteria ottenuto dal rimacinato di semola di grano duro, ricavato dalla macinazione di grani duri delle varietà «appulo», «arcangelo», «duilio» e «simeto» prodotte nel territorio delimitato dal disciplinare di produzione, da sole o congiuntamente in ragione almeno dell'80%, purché prodotte nel medesimo territorio. Viene usato il lievito madre o pasta acida. Ne hanno parlato il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti, Presidente e Direttore del Consorzio del Pane di Altamura DOP, Luigi Picerno e Pasquale Lorusso spiegandone  qualità e inimitabilità del pane.
All’ora di pranzo lo chef del ristorante ‘L’Orecchietta’ di Candela (Foggia), il pugliese Ercole Santarella, coadiuvato dalla cuoca Lucia Favino e l’aiutante Carmela Manesperti, hanno fatto degustare ad un pubblico numeroso e rapito il famoso piatto tipicamente foggia ‘il Pancotto’, fatto di pane di Altamura ripieno di verdure ammiske (miste).
Domani il cuore ortofrutticolo della Puglia batterà a Palazzo Coldiretti, guest star il camiciaio dei re d’Inghilterra, Angelo Inglese. Angelo Inglese parla del suo lavoro e sembra tornare bambino. I suoi occhi brillano come quando nonna Annunziata lo teneva sulle ginocchia e lui "giocava" con i tessuti della sartoria di famiglia, fondata nel 1955. E il suo papà gli insegnava il "tocco" che ha poi trasformato questo straordinario artigiano nel camiciaio più famoso del mondo. Qualità per Angelo Inglese significa anche consumarsi gli occhi e le mani per trenta ore su una sola camicia. Raffinarne i dettagli con 25 passaggi a mano. Con i suoi sarti riesce a produrre solo 4.000 camicie all´anno. Con la giovane imprenditrice agricola, Serena Minunni, ci sarà un duetto volto a dimostrare come da frutta e ortaggi si possa arrivare ad una colorazione naturale che nulla ha da invidiare alla chimica.

SONDAGGIO

Come scegli il cibo, quali sono le motivazioni alla base delle tue scelte alimentari?

TERRAINNOVA

 

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