11 Maggio 2015
EMERGENZA

 XYLELLA: LA COALIZIONE #pattoperilterritorio PROPONE DI MONITORARE E TRATTARE A TUTTO BIO UN’AREA TEST ‘XYLELLA FREE’

Si è riunita la coalizione ‘#pattoperilterritorio’ che raggruppa Coldiretti Puglia, Associazione Frantoiani Pugliesi, organizzazioni di produttori aderenti ad UNAPROL PugliaOlive, CoopOlio Salento, Olivicoltori di Puglia, Ajprol Taranto, il Consorzio vivaisti viticoli pugliesi, Legambiente Puglia e Terranostra, CIBI Consorzio Italiano per il Biologico, AproBio Puglia e Consorzio Puglia Natura, Codacons, Confconsumatori e Adoc Puglia, per decidere assieme le proposte da presentare in seguito alla decisione del TAR Lazio di sospendere il cosiddetto ‘Piano Silletti’ perché ritenuto superato rispetto alle nuove direttive comunitarie su Xylella Fastidiosa.
“Proporremo con un documento condiviso al Commissario Silletti che a breve sarà chiamato a redigere un nuovo Piano per l’emergenza – dice il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – di individuare in prima battuta una sorta di ‘area test’, circoscrivendo e monitorando nella zona di Otranto e paesi limitrofi una vasta area ‘ Xylella free’, dove effettuare trattamenti biologici intensivi mirati e sarebbe un primo intervento in favore dei vivaisti di quell’area, gravemente danneggiati dalla Xylella, nonostante su 16mila campioni nessuna pianta sia risultata affetta dalla malattia”.
All’esigenza di salvare gli ulivi sani e monitorare costantemente l’eventuale evoluzione dello stato di salute di quelli infetti ”oltre a chiedere trattamenti consentiti nell’agricoltura biologica – hanno precisato Nino Paparella, Presidente del CIBi e Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia – chiediamo l’impiego delle reti anti-insetto per tenere lontani i vettori come la sputacchina e tenere sotto controllo la situazione per almeno un anno. Ribadiamo la necessità di inserire nel comitato scientifico per la lotta alla Xylella specifiche competenze trasversali di carattere agronomico, economico e ecologico, oggi assenti”. 
Contro il danno all’immagine non si può che lavorare in maniera strategica e programmatica sull’immagine. “Il Piano Olivicolo Nazionale dovrà sostenere – ha incalzato Stefano Caroli, Presidente dell’Associazione Frantoio di Puglia -  iniziative dirette alla valorizzazione dell'olio extra vergine di oliva, con particolare riguardo ad azioni divulgative per favorire la conoscenza delle proprietà nutrizionali e salutistiche degli oli extravergini di qualità. Dobbiamo evitare che al danno si aggiunga la beffa ribadendo in ogni consesso che l’olio extravergine pugliese è di qualità eccellente e non esistono rischi sul fronte della sicurezza alimentare, lavorando in maniera strategica e programmatica sull’immagine.
Il prossimo Piano per l’emergenza, secondo la coalizione ‘#pattoperilterritorio’, dovrà annoverare trattamenti compatibili con l'agricoltura biologica, come ad esempio l'olio di neem e il piretro, l’utilizzo di reti anti-insetto, già usate come barriere contro il  punteruolo rosso delle palme, preparati biologici, un nuovo prodotto a base di olio essenziale di arancio dolce per la lotta alle cicaline già autorizzato con Decreto dal Ministero della Salute il 10 aprile 2015 e di propoli e corroboranti affini, il rafforzamento della ricerca per trovare soluzione di risanamento delle piante ammalate”.  In Puglia, il 15% della superficie olivicola è coltivata con metodi di produzione biologica; l’olivo copre una superficie pari a circa 55.000 ettari, che rappresentano il 32% del totale delle superfici bio, su un totale regionale di 171mila ettari e il 20% della produzione nazionale.

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