7 Aprile 2015
EMBARGO

XYLELLA: UE COME PONZIO PILATO, LA FRANCIA BLOCCA LE PIANTE PUGLIESI
E LA COMMISSIONE FA SPALLUCCE
Mentre ancora la Puglia aspetta misure restrittive
verso i paesi da cui è arrivata la malattia

“Incredibile che l’UE reagisca come ‘Ponzio Pilato’, facendo ‘spallucce’ al provvedimento con cui il Ministro dell’Agricoltura francese ha decretato il divieto di importazione dalla Puglia di 102 varietà di piante, quando non ha ancora disposto efficaci misure di rafforzamento dei controlli alle frontiere e l’embargo avverso le aree da cui proviene il batterio che sta distruggendo gli ulivi salentini, come ad esempio il sud America e un doveroso periodo di quarantena delle piante provenienti da Paesi extra UE, al fine di bloccare il commercio di materiale vegetale infetto. Pertanto, dall’Olanda possono entrare piante infette, come quelle di caffè che sono state ritrovate nei vivai lombardi. Intanto, ha messo in quarantena da mesi vivai e olivicoltori pugliesi. Ora ci aspettiamo che l’Italia reagisca con altrettanto vigore e grande senso di responsabilità”.
Incredulo il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, alla reazione dell’UE che di fatto ha giustificato la decisione francese di alzare la guardia e chiudere le frontiere.
“L'origine e la traiettoria del batterio che sta distruggendo gli ulivi pugliesi – continua il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - sono scientificamente provati: è stato introdotto nel Salento dal Costa Rica attraverso le rotte commerciali di Rotterdam. Subiamo un sistema di regole europee che facilita le importazioni di qualsiasi bene, spesso anche senza le giuste garanzie per i consumatori, mentre rende difficili, per assurdo, le esportazioni. L'aggravante è che i flussi commerciali continuano e l'Ue ha posto l'embargo ai nostri vivai, ma non ha risolto il problema alla fonte, ovvero realizzando i centri di quarantena fitosanitaria all'ingresso dell'Europa".

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