VENDITA DIRETTA, ESPORTAZIONI, ACCESSO AL CREDITO: L’AGROALIMENTARE AL CENTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DELLA PROVINCIA DI BARI
I dati della Coldiretti alla “Giornata di studio sull’economia provinciale tra crisi e opportunità”, organizzata dalla Camera di Commercio
Accesso al credito, vendita diretta, mercati internazionali, innovazione. Sono in sintesi i punti cardine attorno ai quali far ruotare le strategie di sviluppo del settore agroalimentare pugliese e della provincia di Bari in particolare, manifestate dalla Coldiretti in occasione della ‘Giornata di studio sull’economia provinciale tra crisi e opportunità”, organizzata dalla Camera di Commercio di Bari.
“E’ il segmento del food a guidare la mini risalita dell’economia pugliese – dice il Presidente della Coldiretti Puglia e delegato confederale per Bari, Pietro Salcuni - dove tra i consumi (+3,1% nel primo trimestre 2012 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) e le esportazioni (+10,1% del primo trimestre 2012) l’agroalimentare di qualità pugliese tiene e trascina gli altri settori decisamente in affanno. La famiglia pugliese (2/3 componenti) spende in media ogni mese 419 euro per i consumi alimentari. Il capitolo di spesa più consistente riguarda carne (96 euro), ortaggi e frutta (74 euro), pane e farinacei (66 euro), latte, formaggi e uova (63 euro), oli e grassi (13,7 euro)”.
L’agricoltura in provincia di Bari, con una superficie totale di 344.947 ettari, riesce a raggiungere mediamente una Produzione Lorda Vendibile di 950 milioni di euro e contribuisce in maniera determinante all’economia dell’intera regione. I suoi ‘primati’ li raggiunge nei comparti olivicolo, orticolo, vitivinicolo, frutticolo e cerealicolo.
Di tutto prestigio i numeri di quella che è stata la vera e propria ‘esplosione’ della vendita diretta. I 40 Mercati di Campagna Amica in provincia di Bari segnano risultati da capogiro con oltre 320 imprese agricole coinvolte, 1.480 giornate di apertura, 650.000 quintali di prodotto commercializzato, 760.000 scontrini e 5,6 milioni di euro di fatturato.
“Evidente la volontà politica del Presidente della Camera di Commercio Ambrosi di supportare le imprese favorendo l’accesso al credito – continua il Direttore della Coldiretti Puglia e componente della giunta camerale, Antonio De Concilio – attraverso il potenziamento dei confidi e l’incentivazione dei processi di aggregazione permanente degli stessi. Nella stessa direzione importanti i risultati di CreditAgri Coldiretti che nell’ultimo anno ha fornito consulenza finanziaria ad oltre 400 imprese agricole. Sono stati i Progetti Integrati di Filiera, nell’ambito del PSR Puglia la scommessa più importante del Sistema Puglia e la Coldiretti ha contribuito in misura determinante a quello che sarà l’agricoltura del futuro, presentando 17 PIF per un valore complessivo di circa 171milioni di euro, per progetti atti a migliorare le strutture produttive e di trasformazione, sostengono la formazione, la consulenza aziendale, la valorizzazione dei prodotti e la ricerca in funzione del miglioramento dei sistemi di processo e di prodotto”.
In pochi anni l’agricoltura barese si è vista riconoscere l’alta qualità dei propri prodotti, legata a storia e tradizioni, ottenendo 9 DOC ‘Aleatico’, ‘Castel del Monte’, ‘Moscato di Trani’, ‘Rosso di Barletta’, ‘Rosso di Canosa’, ‘Gravina’, ‘Gioia del Colle’, ‘Locorotondo’, ‘Martina Franca’ e tre IGT ‘Murgia’, ‘Valle d’Itria’ e ‘Puglia’ per i vini, la DOP ‘Terra di Bari’ all’olio e ancora il marchio DOP al ‘Pane di Altamura’ e al formaggio ‘Canestrato Pugliese’ e rientrando a pieno titolo, con le sue produzioni, nella lista dei 231 prodotti agroalimentari pugliesi riconosciuti ‘tradizionali’ dal Mipaf.
26 Ottobre 2012
ECONOMIA