Appello a Gdo, mercati e punti vendita per sostegno a fiori e piante tricolore
Via libera alla vendita di piante e fiori in supermercati, mercati, punti vendita e vivai con il chiarimento del Governo che ha pubblicato sul sito la FAQ, nella quale si precisa che “la vendita di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti, ammendanti e di altri prodotti simili è consentita”, dopo la lettera del presidente di Coldiretti Prandini al Premier Conte.
Nella nota – sottolinea la Coldiretti – si precisa che “l’art. 1, comma 1, lettera f), del Dpcm del 22 marzo 2020 ammette espressamente l’attività di produzione, trasporto e commercializzazione di “prodotti agricoli”, consentendo quindi la vendita anche al dettaglio di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti etc. Peraltro – continua il testo - tale attività rientra fra quelle produttive e commerciali specificamente comprese nell’allegato 1 dello stesso Dpcm “coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali”, con codice ATECO “0.1.”, per le quali è ammessa sia la produzione sia la commercializzazione. Deve conseguentemente considerarsi ammessa – si conclude - l’apertura dei punti di vendita di tali prodotti, ma in ogni caso essa dovrà essere organizzata in modo da assicurare il puntuale rispetto delle norme sanitarie in vigore”.
“Lanciamo ora un appello alla grande distribuzione, ai mercati e a tutti i punti vendita aperti affinché promuovano la vendita di fiori e piante Made in Puglia perché fiore e piante tricolore aiutano a vincere la paura e portano felicità nelle case e nelle nostre vite. Invitiamo tutti cittadini ad adornare i balconi, le finestre, dando un segnale positivo al mondo, perché il fiore è il simbolo della resilienza e della voglia dei pugliesi di non farsi sopraffare dalla paura”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia, chiedendo l’adesione alla campagna #balconifioriti.
Si tratta di un risultato importante perché – aggiunge Coldiretti Puglia - il settore florovivaistico sviluppa in Puglia una Produzione Lorda Vedibile di oltre 300 milioni di euro con un risvolto occupazione di oltre 2 milioni di giornate di lavoro, un segmento dell’economia agricola importante che oggi versa in gravissime difficoltà a causa del blocco degli ordini sul mercato interno ed estero, con il divieto di cerimonie come battesimi, matrimoni, lauree e funerali e le difficoltà alle esportazioni e un danno stimato di oltre 200 milioni di euro.
Finora l’Italia e la Puglia hanno svolto un ruolo di leader nel mondo con il record per le spedizioni florovivaistiche che nel 2019 hanno raggiunto ben 904 milioni di euro di piante, fiori e fronde, dirette soprattutto in Francia (188 milioni di euro), Germania (159 milioni di euro) e l’Olanda (153 milioni di euro).
“Sul fronte dell’export – denunciaGiuseppe Caporale, referente del settore florovivaistico di Coldiretti Puglia – proprio dall’Olanda stanno arrivando richieste di riduzione dei prezzi delle piante fino ad oltre il 40%. E’ inaccettabile che in questo momento di enorme difficoltà, ci sia chi pensa a speculare e a compromettere ulteriormente le sorti delle nostre aziende, approfittando della paralisi del commercio internazionale per l’emergenza Coronavirus. Per questo abbiamo segnalato quanto sta accadendo sulla casella di posta elettronica attivata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale coronavirus.merci@esteri.it”.
Con la scusa del Coronavirus le esportazioni di fiori pugliesi, inoltre, vengono ingiustamente bloccate alle frontiere con motivazioni pretestuose e grave danno per le imprese tricolori – aggiunge Coldiretti Puglia - mentre si moltiplicano i casi di carichi di prodotti florovivaistici fermati alle dogane dei Paesi vicini, Francia in primis, e messi in quarantena senza alcuna motivazione plausibile. Il coronavirus – ricorda Coldiretti – non si trasmette, infatti, con le piante e non c’è dunque alcun rischio nella loro immissione sul mercato.
Il risultato dell’emergenza con il blocco delle vendite è stato di quasi un miliardo di fiori e piante appassiti e distrutti nei vivai in Italia dove – riferisce la Coldiretti – sono crollati gli acquisti di fiori recisi, di fronde e fiori in vaso, le produzioni tipiche della primavera e si sono fermate anche le vendite e l’export di alberature e cespugli, in un periodo in cui per molte aziende si realizza oltre il 75% del fatturato annuale, grazie ai tanti appassionati dal pollice verde che con l’aprirsi della stagione riempiono di piante e fiori case, balconi e giardini.
Nel pieno rispetto di tutte le disposizioni sulle restrizioni per contenere il contagio i vivai ma continuano a lavorare per garantire la massima qualità di piante e fiori italiani e – conclude la Coldiretti - si stanno organizzando per fare consegne a domicilio, con contatti per telefono o mail, per consentire agli italiani di restare a casa senza rinunciare all’emozione di stare a contatto con la natura.