Lettera al presidente Emiliano per riportare la filiera in trasparenza
Sono gravi i danni collaterali legati all’emergenza Covid-19, considerato che c’è chi sta approfittando della situazione di criticità arrivando addirittura a speculare sui generi alimentari di prima necessità, come il latte, mettendo a rischio la sopravvivenza e il lavoro di oltre 30mila aziende zootecniche, senza considerare l’indotto. A denunciarlo è Coldiretti Puglia che ha chiesto al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, di farsi autorevole portavoce affinché il Ministero delle Politiche Agricole, della Salute e degli Affari Internazionali rendano disponibili al più presto i nomi delle imprese che importano latte e i quantitativi di prodotto importato, utilizzato per fare mozzarelle e formaggi freschi e stagionati da rivendere sotto la copertura di marchi pugliesi.
“Occorre fermare chi fa affari sulle spalle degli agricoltori e dei consumatori con le speculazioni sui prodotti favorite – sottolinea la Coldiretti – dalla mancanza di trasparenza sulla reale origine e sulle caratteristiche degli alimenti, che stanno provocando l’abbandono delle stalle”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Per questo la Coldiretti ha già allertato tutte la rete organizzativa a livello nazionale, con uffici provinciali e locali, per monitorare gli attacchi contro le stalle, attivando una casella di posta elettronica sos.speculatoricoranavirus@coldiretti.itper raccogliere informazioni e segnalazioni sulla base delle quali agire a livello giudiziario se non verranno fornite adeguate motivazioni.
Non bastava la campagna denigratoria sui cibo italiano che ha fatto addirittura attivare una casella di posta elettronica del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (coronavirus.merci@esteri.it) dove segnalare restrizioni e discriminazioni verso i prodotti italiani, ma adesso ci si mettono anche gli speculatori senza scrupoli che vogliono approfittare delle criticità di questo momento.
“In un momento difficile per l’economia, bisogna snellire la burocrazia per le imprese agricole e recuperare – aggiungePietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia - sul mercato il valore della trasparenza con misure a costo zero che valorizzino il Made in Puglia e combattano la concorrenza sleale”.
Coldiretti al contempo ha approntato “un vademecum di comportamenti virtuosi che permettano agli allevatori pugliesi – spiega il presidente di Coldiretti Taranto, Alfonso Cavallo - di continuare a produrre, evitando, però, in questa fase contingente e provvisoria, di immettere sul mercato quantità di prodotto che risulterebbero eccessive rispetto alla domanda, arrivando ad un lieve contenimento della produzione, così da scongiurare diminuzioni del prezzo del latte”.
Coldiretti sta consigliando agli allevatori di aumentare la quota di foraggi nelle razioni, rimodulare la somministrazione di concentrati nelle vacche a medio-avanzato stadio di lattazione, anticipare di non più di 10 giorni l’asciutta delle vacche a fine lattazione e ridurre il numero delle mungiture delle vacche a fine lattazione, e nel caso di robot, limitare a 2 le mungiture della mandria.
Coldiretti Puglia consiglia ancora di anticipare l’uscita degli animali già destinati alla riforma e di alimentare i vitelli con latte munto. Infine, Coldiretti ricorda che deve essere riservata la massima attenzione da parte degli allevatori verso i loro salariati affinché siano assicurati elevati livelli di sicurezza e precauzione per evitare i contagi che, oltre ad avere ripercussioni sulla salute, metterebbero “fuori gioco” le stalle dato che, in assenza di personale, non si potrebbe garantire l’essenziale attività giornaliera.