3 Aprile 2020
CORONAVIRUS: COLDIRETTI PUGLIA, CON BOCCIATURA VOUCHER RISCHIO SCAFFALI VUOTI; ORA PRESSING PARLAMENTARI PUGLIESI

La bocciatura dell’emendamento sulla semplificazione dei voucher necessari per garantire il lavoro di raccolta nelle campagne mette in pericolo la fornitura alimentare in Puglia e rischia di lasciare presto vuoti gli scaffali dei supermercati. E’ quanto denunciato da Coldiretti Puglia che in una lettera al Presidente della Regione Puglia e ai parlamentari pugliesi ha chiesto un pressing serrato affinché il mondo agricolo possa beneficiare del voucher ‘agricolo’, in riferimento alla decisione della Commissione Bilancio del Senato di dichiarare improcedibile l’emendamento per la reintroduzione dei voucher in sede di conversione del DL Cura Italia.

“Dopo il blocco delle frontiere che ha fatto venire meno la presenza di gran parte dei lavoratori stranieri dai quali dipende ¼ della produzione di Made in Italy alimentare, con oltre 973mila giornate di lavoro fornite da lavoratori stagionali stranieri solo in provincia di Foggia nel 2018, il 27,61% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore, numeri e necessità avvertite anche nelle altre province della Puglia”, ha spiegato il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, nella lettera al Presidente Emiliano e ad Onorevoli e Senatori pugliesi.

In una situazione di emergenza nazionale serve una radicale semplificazione del voucher “agricolo” – aggiunge Coldiretti Puglia - che possa consentire da parte di cassaintegrati, studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne in un momento in cui scuole, università attività economiche ed aziende sono chiuse e molti lavoratori in cassa integrazione potrebbero trovare una occasione di integrazione del reddito proprio nelle attività di raccolta nelle campagne.

“Chi si oppone ai voucher per il lavoro agricoltura si assume la responsabilità di situazioni di tensione sociale generata da una parte dalla mancanza di lavoro e di fonti di reddito per sé e per la propria famiglia e dall’altra dal rischio di carenza di prodotti alimentari in negozi e supermercati. In questo momento la Puglia e l’Italia non hanno bisogno di posizioni ideologiche, ma di scelte pragmatiche per il bene del Paese, come quelle che riguardano l’agricoltura e la produzione alimentare.

“Il mondo agricolo pugliese nutre forte disappunto e grande preoccupazione per tale decisione – ha aggiunto il direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni - vedendosi privati di una opportunità per mandare avanti le proprie aziende in un momento di grande crisi e incertezza”.

L’intera filiera alimentare in Puglia è impegnata in prima linea – conclude Coldiretti Puglia - a garantire il cibo necessario alle famiglie, che  rischia di mancare se non verranno assunti provvedimenti straordinari per assicurare la presenza di manodopera nelle campagne.

 

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