CONSORZI DI BONIFICA: COLDIRETTI PUGLIA, ALBERI E CANNETI NEI CANALI; AL VAGLIO LE OPERE MAI REALIZZATE DALLA PASSATA GESTIONE COMMISSARIALE
Alberi nei canali di scolo e canneti, tombini nelle aziende agricole ostruiti: è il bilancio delle ispezioni effettuate squadra di tecnici di Coldiretti Puglia si sta muovendo sul territorio per verificare che le opere per cui stanno arrivando i solleciti di pagamento ai contribuenti dei Consorzi di Bonifica siano realmente state realizzate. Le foto in allegato sono solo un esempio di quanto rinvenuto ad Altamura (BA).
“Poi, ci stupiamo di smottamenti e allagamenti – denuncia il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – causati in Puglia anche da semplici piogge. Se l’acqua non ha modo di defluire le campagne si allagano e muoiono gli animali e a volte, purtroppo, anche le persone. I contribuenti sono chiamati oggi a pagare i ruoli 2014, calcolati sulla scorta di un elenco di opera che la passata gestione commissariale ha dichiarato di aver completato. Evidentemente in alcuni casi ciò non corrisponde al vero. Per questo chiediamo al nuovo commissario dei consorzi di bonifica che faccia luce sulla gestione passata e delinei una mappa dei lavori effettivamente svolti sul territorio. Circa il pregresso non possiamo accettare ne tanto meno condividere ipotesi di risanamento delle strutture consortili che facciano gravare la debitoria pregressa sull’incolpevole platea dei contribuenti, sicuramente disponibili a pagare in termini sostenibili i benefici realmente ottenuti.”.
Si sono consolidate nel tempo nuove ed inevitabili esigenze di manutenzioni straordinarie delle opere pubbliche di bonifica che non possono e non debbono essere scaricate sugli utenti i quali hanno , loro malgrado, subito nell’ultimo decennio innumerevoli danni per mancata manutenzione
“Non si può certo negare che l’opinione pubblica e lo stesso mondo agricolo – precisa il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - abbiano sedimentato sfiducia e risentimento verso strutture con importanti compiti di natura pubblica e di servizio all’agricoltura, rimaste imprigionate in una condizione di scarsa efficienza e di inoperosa funzione statutaria. Di contro i drammatici effetti dell’incuria e dei profondi cambiamenti climatici che si sono manifestati sul territorio regionale, caratterizzati dal succedersi di eventi estremi non sempre prevedibili, hanno reso non più rinviabile il rilancio dell’attività di Bonifica integrale. siamo, attualmente, ancora in attesa degli annunciati piani industriali finalizzati al recupero di efficienza preordinata ad una più puntuale ed effettiva manutenzione del territorio e all’esercizio di un imprescindibile attività di servizio ad una agricoltura più moderna e più competitiva.”.
Per sopperire, seppure parzialmente, alla mancanza di entrate, conseguente alla soppressione dei ruoli di contribuenza, la Regione Puglia fin dal 2003 ( legge regionale n. 19 / 2003 ) ha erogato annualmente ai Consorzi, con debito di restituzione, consistenti anticipazioni finanziarie finalizzate principalmente al pagamento degli emolumenti al personale e delle forniture ENEL per assicurare la operatività degli impianti irrigui, ma lasciando scoperte molte altre spese, tra le quali quelle attinenti la gestione dei servizi consortili concernenti proprio la manutenzione delle opere di bonifica, degli invasi, degli impianti irrigui e delle reti idriche generando scontento tra gli utenti, contenziosi per danni e delegittimazione.
