MISURE URGENTI ‘SALVA OLIO’
Le dichiarazioni di CFS, GdF e NAS
Comandante del Corpo Forestale dello Stato della Puglia, Giuseppe Silletti - La tutela dell’ambiente passa attraverso il controllo sui fitofarmaci utilizzati, come dimostrato dal sequestro di quantitativi del fitoregolatore Dormex, indebitamente utilizzato sulle ciliegie. In Puglia nel 2011 abbiamo effettuato 270 controlli. Un caso emblematico: il sequestro a Brindisi di formaggio di dubbia origine recante false etichette ‘pecorino sardo’.
Comando regionale della Guardia di Finanza di Puglia, Nicola Di Nardo – Nel 2011 sono cresciuti i numeri delle importazioni e delle esportazioni di olio, non si sa di quale origine e qualità, prodotto che spesso nuoce gravemente alla salute umana, secondo quanto è stato accertato più volte. Cito un caso per tutti: nel 2011, al termine di un’operazione avviata nel 2009, abbiamo sequestrato 330mila litri di olio destinato al Giappone. Le etichette sulle lattine recavano la dicitura ‘made in Italy’, in realtà l’olio proveniva dalla Tunisia ed era regolarmente commercializzato come olio pugliese. Immaginate quale concorrenza sleale, oltre al danno per i consumatori, contro il territorio pugliese dalla commercializzazione di un quantitativo così ingente di prodotto.
Comandante dei NAS di Bari, Antonio Citarella - Il problema più annoso è la totale mancanza di coordinamento dei controlli, per cui sarebbe utile una cabina di regia che possa avviare anche una valida cooperazione con le forze di polizia europee. Altra anomalia è la totale assenza sulla Gazzetta Ufficiale delle sentenze emesse dai tribunali del Mezzogiorno d’Italia circa i reati nel settore agroalimentare e relative condanne. In Puglia nel primi tre mesi dell’anno abbiamo svolto 13 controlli e comminato sanzioni per 18mila euro. Nel comparto dell’olio, invece, i controlli avvengono tra settembre e gennaio.