25 Febbraio 2009
COMMERCIO

“Per acquistare alimenti le famiglie pugliesi spendono in media 480 euro al mese che finiscono per il 60 per cento alla distribuzione commerciale, per il 23 per cento all’industria alimentare e solo per il 17 per cento all’agricoltura. I prezzi aumentano in media quasi cinque volte dal campo alla tavola e  esistono, dunque, ampi margini da recuperare, con più efficienza, concorrenza e trasparenza, per garantire acquisti convenienti alle famiglie e sostenere il reddito degli agricoltori in un momento di difficoltà economica”. E’ quanto dichiarato il Presidente della Coldiretti, Sergio Marini, a Bari in occasione della Convention delle Cooperative aderenti a Coopcoldiretti Puglia, a cui hanno partecipato un migliaio di rappresentanti di imprese agricole e cooperative della Puglia. “Qui non c'entra né la crisi mondiale né altro, si tratta semplicemente di una prolungata rapina – ha scandito il Presidente Marini - che dobbiamo fermare e le oltre 200 cooperative pugliesi che condividono gli obiettivi che Coopcoldiretti Puglia si è prefissata sono il perno attorno al quale ruoterà il nostro progetto per una filiera tutta agricola, tutta italiana e firmata dagli agricoltori che coinvolge imprese agricole, mercati degli agricoltori e cooperative. Una filiera più “trasparente” perché firmata, più “onesta” perché agricola e più “pulita” perché italiana. Una filiera - ha aggiunto Marini - che ha le sembianze e ‘la firma' degli agricoltori e degli allevatori italiani. Una filiera che possiede una sua ‘massa critica', spostando l'ombrello di garanzia dal singolo prodotto di ogni parte del mondo alla totalità del cibo dei soli territori Italiani. Una filiera che trasferisca direttamente al consumatore italiano e del mondo valori di genuinità, sicurezza, territorialità, distintività che sono propri della nostra produzione e rappresentano il vero valore aggiunto della cooperazione.
L’obiettivo è quello di ridurre la forbice dei prezzi tra produzione e consumo per recuperare valore per le imprese e per i cittadini. Occorre - ha precisato Marini - moltiplicare il numero di mercati degli agricoltori, la forma di distribuzione commerciale che ha registrato la maggiore crescita nel 2008 battendo nell’alimentare negozi  ed ipermercati grazie ad un incremento dell’ 8 per cento del valore delle vendite per un totale stimato in 2,7 miliardi di Euro. Campagna amica è una formidabile occasione per aggiungere concorrenza ad un sistema ingessato da anni. I mercati di Campagna amica, non solo sono una occasione di mercato per tante nostre imprese, ma anche e soprattutto - ha continuato Marini - un modo per far conoscere, apprezzare e riconoscere, al mondo, l'agricoltura Italiana e le sue distintività, sono il miglior veicolo promozionale per il Made in Italy e per il marchio che lo contraddistinguerà”.

SONDAGGIO

Come scegli il cibo, quali sono le motivazioni alla base delle tue scelte alimentari?

TERRAINNOVA

 

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