Allevato in mare aperto risolve i problemi del fermo biologico
Niente paura: in Puglia, nonostante il fermo biologico di due mesi nel mare Adriatico, il consueto stop alla pesca al fine della tutela delle risorse ittiche, i consumatori e i turisti non rinunceranno ai pregiati frutti del mare, assicurati regolarmente nei Mercati di Campagna Amica.
In particolare, a Bari, in Via Papalia 2/a (quartiere Japigia), il punto di Vendita Diretta Organizzata di Campagna Amica propone spigole, ombrine e orate, a prezzi imbattibili, direttamente dal mare alla tavola, tutti con regolare carta d’identità, garantita dall’Azienda Reho di Gallipoli.
L'azienda nasce nel 2007 dall'idea dell'attuale amministratore, Aldo Reho, di allevare il pesce in mare aperto, rischiando - per ovvie ragioni - più degli impianti chiusi o collocati in aree riparate e conferendo una consistenza e un sapore completamente diversi al pesce. L'azienda Reho è certamente l'unico allevamento di pesce in mare aperto in Italia che, con marchio proprio, sia riuscita a completare la filiera, garantendo sia prodotto fresco che trasformato rigorosamente 'made in Puglia'.
L'impianto è particolarmente innovativo al fine di poter resistere all'aggressività del mare ed è dotato di strutture all'avanguardia della tecnica scelte e progettate dalla stessa azienda. I mangimi dati al pesce sono controllati dalla Asl e dalla stessa azienda, secondo protocolli interni di qualità. Ogni singolo pesce viene marchiato in modo da essere riconoscibile e venduto in punti vendita di grande affidabilità e serietà individuati sul territorio. L'azienda è cresciuta dedicandosi anche a prodotti trasformati, quali gli sfilettati di spigole, orate e ombrine, confezionati in atmosfera modificata o sottovuoto.
Il fermo biologico è stato sostenuto da Coldiretti ImpresaPesca, visto che i primi sei mesi dell’anno hanno visto il dimezzamento (-50%) del pescato in Italia, mentre sono aumentate le importazioni di pesce e preparazioni di pesce, che a gennaio-aprile hanno segnato un boom in valore (+16%). La ripartenza sarà graduale per evitare un depauperamento veloce delle risorse, vanificando gli effetti positivi della pausa sulla flotta nazionale.