Il pugliese Donato Fanelli, Delegato Nazionale dei Giovani di Coldiretti, è stato eletto Vicepresidente del Consiglio dei Giovani Agricoltori Europei (Ceja), che rappresenta oltre un milione di giovani agricoltori provenienti dai 27 Paesi membri dell’Unione Europea.
“Così come l’agricoltura sta tornando al centro dell’attenzione, allo stesso modo in questo mandato al Ceja – ha commentato il neoeletto Donato Fanelli - intendo rimettere il Mediterraneo al centro dell’attenzione politica comunitaria. Il mio obiettivo è quello di promuovere anche in Europa l’impegno di Coldiretti per un riequilibrio della catena alimentare che contribuisca alla valorizzazione delle produzioni agricole e alla remunerazione degli agricoltori, in modo da rappresentare una occasione di attrazione di giovani nel mondo agricolo, così come di recente affermato nel corso del G8 degli agricoltori – promosso da Coldiretti a Roma lo scorso 19 marzo – da tutte le maggiori organizzazioni agricole del mondo”.
Fanelli, 31 anni, imprenditore agricolo nel settore dell’uva da tavola a Bari e dal 2005 a capo dei giovani di Coldiretti, la più grande organizzazione agricola europea, farà parte del nuovo direttivo europeo guidato da un giovane olandese Joris Baecke.
“E’ la dimostrazione di quanto sia rappresentativa e brillante – ha detto con soddisfazione il Presidente di Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni – la giovane imprenditoria agricola pugliese. Il processo di rigenerazione del settore agricolo ha nei giovani imprenditori gli attori principali e va accompagnato da mirate azioni incentivanti che diano risalto alle professionalità esistenti e promuovano un nuovo modo di fare impresa, considerato che i giovani agricoltori sono i più attenti e sensibili all’innovazione e agli strumenti per aumentare la competitività sui mercati nazionali ed internazionali”.
Si tratta di una conferma per Coldiretti Giovani Impresa, già alla guida del Ceja negli ultimi 4 anni, e di una nuova sfida per portare la voce delle imprese più giovani e innovative all’interno delle istituzioni europee, contribuendo a realizzare scelte strategiche coerenti con il modello di agricoltura condiviso dai giovani di tutta Europa: vicino al territorio, identitario, di qualità, sicuro,innovativo, attento all’origine dei prodotti agricoli, nel rispetto dei consumatori.
31 Marzo 2009
CEJA