9 Luglio 2008
CARO – CARBURANTI

Accolta la richiesta della Coldiretti Puglia di applicare gli incrementi già da quest’anno
 
“Non possiamo che tirare un sospiro di sollievo per la decisione assunta dalla Giunta regionale pugliese di accordare la maggiorazione dei quantitativi di gasolio agevolato in agricoltura retroattivamente, dal 1° gennaio 2008. Ne prendiamo atto ed esprimiamo soddisfazione per una decisione politica che risponde positivamente alle difficoltà che le imprese agricole stanno vivendo a causa del caro – carburanti”. Torna sulla vicenda del caro-gasolio il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni, all’indomani dell’approvazione in Giunta della delibera che prevede la maggiorazione di assegnazione per le operazioni colturali a partire proprio dal gennaio 2008.
“Significativa anche la seconda delibera approvata dalla Giunta regionale – continua il Presidente Salcuni – che in sintesi ha raddoppiato - a beneficio delle imprese agricole del comprensorio irriguo del Fortore - l’assegnazione di carburante agevolato per sopperire alla carenza idrica che sta contraddistinguendo l’annata agraria 2008”.
L'agroalimentare, come la pesca, è un settore fortemente condizionato dal caro petrolio che incide fortemente sulle fase produttiva. Il gasolio ha sostituito quasi completamente la benzina per le lavorazioni dei terreni e la trasformazione dei prodotti, ma anche per la conservazione degli alimenti ed il trasporto, dato che l'86 per cento delle merci in Italia viaggia  purtroppo su strada.
“Abbiamo valutato positivamente – aggiunge il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio – anche l’inserimento di nuovi lavori agricoli da ammettere a beneficio dell’impiego agevolato di gasolio in agricoltura. Aspettiamo che sul fronte nazionale la Regione Puglia faccia pressing sul Governo, affinché venga ridotta la pressione fiscale sul gasolio in agricoltura. Il caro-carburanti, infatti, si ripercuote anche indirettamente sull'attività agricola, con una vera esplosione dei costi di coltivazione per agrofarmaci e soprattutto fertilizzanti, il cui prezzo è quasi raddoppiato nell'ultimo anno”.
Per l'attività di allevamento i costi sono ulteriormente aumentati del 13 per cento, con punte del 15 per cento per i bovini, mentre per le coltivazioni gli oneri sono cresciuti per grano dell'11 per cento e del 12 per cento per il mais. A ciò si aggiunge il costo dei mangimi, aumentati fino al 50 per cento per le mucche da latte.
Del resto, il prezzo del gasolio alla pompa ha superato quello della pasta al dettaglio per effetto dei rincari record che si sono verificati negli ultimi mesi.

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