26 Maggio 2009
CAMPAGNA AMICA

Emiliano:”Sogno di trasformare Corso Vittorio Emanuele almeno una volta al mese in un grande mercato”
Precisi impegni circa un maggiore utilizzo di prodotti agricoli locali nelle mense pubbliche. La Fiera potrebbe ospitare esposizioni stabili delle filiere agroalimentari per scolaresche e consumatori

“Il primo vero problema dell’agricoltura è determinato dal suo basso potere contrattuale. Il settore  non riesce a far valere la ricchezza della produzione nei confronti degli altri attori della filiera. Il secondo vero problema sta nel fatto che per ogni prodotto agricolo realizzato nei nostri campi e negli allevamenti locali, si sviluppa un Made in Italy alimentare cinque volte più grande tra contraffazioni e imitazioni. Da qui l’intenzione di Coldiretti di realizzare un grande sistema agroalimentare,  che premi i produttori e offra ai consumatori prodotti di qualità e a un prezzo giusto, attraverso una fitta rete di mercati gestiti direttamente dagli imprenditori agricoli. È un modo per creare più concorrenza, più trasparenza, più potere contrattuale per gli agricoltori, più vantaggi per i cittadini e, soprattutto, per valorizzare e distinguere il vero Made in Italy fatto di agricoltura italiana. Alla politica chiediamo di credere assieme a noi in questo progetto, di investire sui valori distintivi che hanno reso unico il nostro agroalimentare agli occhi dei consumatori italiani e del mondo”. Così il Direttore della Coldiretti di Bari, Francesco Cosentini, ha aperto il dibattito su “La futura amministrazione per il mondo agricolo e rurale nell'interesse dello sviluppo economico locale", a cui hanno partecipato il candidato Sindaco, Michele Emiliano, Alberto dè Luca e Carmen Caforio della lista ‘Emiliano per Bari’, Domenico Cea e Filippo Melchiorre del PdL e Stefano Miniello per la lista Simeone Di Cagno Abbrescia. Assente il candidato Sindaco Simeone Di Cagno Abbrescia.
Il Sindaco Emiliano così ha risposto: “Io ho un sogno: trasformare almeno una volta al mese Corso Vittorio Emanuele in una grande mercato degli agricoltori, dove i cittadini baresi possano trovare prodotti di qualità a prezzi competitivi. La collaborazione con la Coldiretti può diventare sinergica, perché Bari divenga la prima città italiana a realizzare un progetto simile. Perché ci sono delle cose che ti raccontano una storia, che rappresentano l’infinita catena di prodotti nostri e buoni. E la qualità è fondamentale soprattutto in un momento di crisi, quando molta gente è costretta ad accontentarsi e rischia di alimentare male i bambini e deformare il proprio gusto. Del resto la qualità è anche una garanzia per i produttori onesti”. Tutti d’accordo, dunque, ad “aprire le aziende ai consumatori e avvicinare la città alla campagna, scelte determinanti – ha detto dè Luca - per tutelare la qualità dei prodotti, favorendo tutte le iniziative che garantiscano il consumatore e facilitino la sua libertà di scelta alimentare. Tutto ciò è perfettamente in linea con la Legge regionale n. 38 del 19 dicembre 2008 che prevede l’obbligo dell’utilizzo nelle mense pubbliche, tramite previsione nei relativi bandi, di prodotti agricoli di origine regionale in misura non inferiore al 50%, il coinvolgimento diretto delle grandi e medie strutture di vendita che operano sul territorio regionale, anche tramite realizzazione di spazi espositivi in esclusiva. La stessa Fiera del Levante di Bari potrebbe ospitare esposizioni stabili delle filiere agroalimentari, visitabili dalle scolaresche e dai consumatori attenti alle tematiche della sicurezza alimentare”. Contestualmente per Caforio “dovrà essere resa più efficacie ed efficiente l’attività di controllo nei mercati rionali, dove sono già state rilevate frequenti violazioni della legge 204 del 2004 che ha reso obbligatorio l’obbligo di indicare in etichetta l’origine del prodotto agricoli, a cominciare proprio dall’ortofrutta”.
Melchiorre ha proposto "l’istituzione di un tavolo permanente tra enti locali, con la Coldiretti e con tutte le altre associazioni di categoria del territorio per l'individuazione delle priorità nell'agenda politica nel campo della sicurezza alimentare nelle mense pubbliche, nei mercati e nella gestione del verde pubblico", mentre Cea ha posto l’accento sull’attenzione che “la politica nazionale e di riflesso quella locale deve riservare all’agricoltura, nel dopo guerra il fulcro dell’economia italiana e del Mezzogiorno, anche quando correva di pari passo la produzione industriale. E’ assolutamente condivisibile il progetto della Coldiretti di aprire mercati gestiti direttamente dagli agricoltori, per garantire prodotti di qualità e assolutamente rintracciabili al giusto prezzo. E’ chiaro che non può essere annullata l’intermediazione, anche per salvaguardare posti di lavoro, ma vanno individuate misure per abbattere i costi di trasferimento del prodotto agricolo”. Per Miniello “si tratta di un’opportunità per i cittadini baresi che troverebbero un giusto rapporto tra qualità e prezzo. Si potrebbe ipotizzare un punto vendita in ogni quartiere studiando forme di controllo a garanzia dei consumatori. Per questo auspico l’apertura di un tavolo di confronto tra forze dell’ordine, Coldiretti e enti locali. L’affidamento della gestione del verde pubblico è una strada appropriata, vista la competenza degli imprenditori”.

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