Hanno lasciato le campagne gli agricoltori con i trattori per il blitz in mare aperto a Bari per salpare con gommoni e barche a vela all’arrembaggio della ‘nave fantasma’ carica di grano turco per la mobilitazione a difesa del Made in Italy ed impedire che vengano spacciati come pane e pasta italiani quelli ottenuti con grano importato.
Salvare i grani più antichi recuperati dagli agricoltori, ora a rischio di estinzione, pasta e pane fatti con il vero grano made in Italy, gli agricoltori si mobilitano contro le importazioni selvagge di grano dai paesi extracomunitari, le speculazioni e la difesa dei consumatori contro i rischi che corre l'Italia sul piano ambientale, economico e occupazionale.
Sotto accusa ci sono gli accordi di libero scambio europei per cui vanno fermate le importazioni sleali, introducendo con decisione il principio di reciprocità per fare in modo che tutti i prodotti che entrano nell’Unione rispettino gli stessi standard dal punto di vista ambientale, sanitario e del rispetto delle norme sul lavoro previsti nel mercato interno, poiché è intollerabile la concorrenza sleale che mette a rischio la salute dei cittadini e la sopravvivenza delle imprese agricole. Ad aumentare sono anche gli arrivi dalla Turchia sulla quale grava peraltro il sospetto di triangolazioni dalla Russia.